Un piano Marshall per calcio, Fifa ha pronti 2.5 miliardi

Il presidente della FIFA Gianni Infantino.
Il presidente della FIFA Gianni Infantino. (ANSA/EPA/MARTIAL TREZZINI)

ROMA.  – Un piano Marshall per salvare il calcio dalla catastrofe finanziaria, dopo lo stop per il coronavirus: lo sta studiando la Fifa, facendo affidamento alle sue riserve di 2.5 miliardi di euro, e perfino sui futuri ricavi da diritti tv da usare come garanzie.

“Stiamo lavorando alla possibilità di fornire assistenza alla comunità calcistica di tutto il mondo”, dice all’ANSA un portavoce della confederazione mondiale del calcio presieduta dall’italo-svizzero Gianni Infantino.

Barcellona e Juve annunciano il taglio degli stipendi, la serie A paventa perdite per 700 milioni se non chiuderà la stagione, la Uefa fa i conti dello spostamento di un anno di Euro 2020, la Premier League rincorre l’evoluzione dell’epidemia nel Regno Unito ed é disposta a giocare ogni due giorni, semmai si ripartirà Oltremanica, pur di salvare parte dei ricchissimi

contratti televisivi. Insomma, tutto il grande calcio afronta la tempesta.

E la Fifa, da sempre abituata ad aiutare i poveri del calci, sa bene che stavolta non basterà occuparsi della nazionali dei paesi in guerra o dei profughi. Anche i ricchi del pallone si scoprono meno ricchi, se la slovacca Zilina ha dichiarato fallimento e la federcalcio uruguaiana ha licenziato 400 dipendenti

Ad accennare ad un piano per un fondo “salva-calcio” era stato nei giorni scorsi un articolo del New York Times. La confederazione mondiale del calcio conta su riserve per 2.5 miliardi di euro, accumulati in anni di vacche obese, e ora sarebbe disposta a scendere in campo “whatever it takes”, con un intervento senza precedenti per le grandi federazioni sportive.

“La comunità calcistica di tutto il mondo sta vivendo, in misura maggiore o minore, gravi problemi finanziari a causa dell’epidemia di Coronavirus – sottolinea ora la Fifa – e questo minaccia di interrompere e compromettere la capacità delle federazioni, delle altre organizzazioni e dei club, dai professionisti al calcio di base; in molte parti del mondo un numero considerevole di persone coinvolte nel calcio, inclusi giocatori e giocatrici, rimarranno in condizioni economiche estremamente difficili.

La Fifa si trova in una solida situazione finanziaria ed è nostro dovere fare del nostro meglio per aiutarli”, Il fondo salvacalcio si farà, insomma, dopo aver capito il reale impatto della crisi. Si farò “una valutazione globale dell’impatto finanziario” della pandemia, intanto sono avviate le “consultazioni” con le federazioni continentali e tutti gli altri attori del calcio, per una decisione che sarà annunciata a breve.

Secondo NYT, la Fifa vorrebbe istituire un fondo di compensazione inizialmente di alcuni centinaia di milioni, sull’onda di quanto stanno facendo i governi di tutto il mondo, arrivando fino ad accendere prestiti con i futuro introiti da sponsor e tv come garanzie.

Attualmente, la Fifa distribuisce 5 milioni di euro l’anno a ciascuna delle 211 associazioni aderenti, in misura uguale; il nuovo fondo potrebbe fornire prestiti a breve termine e sovvenzioni di emergenza. Per un vero e proprio piano Marshall da dopoguerra del pallone.