Trump: “Due settimane molto dure. Sino a 240 mila morti”

Una strada deserta e insegna luminosa che avverte di stare a casa a Las Vegas, Usa.
Strada deserta e insegna luminosa che avverte di stare a casa a Las Vegas, Usa. (ANSA/EPA)

WASHINGTON. – “Attraverseremo due settimane molto, molto dolorose”. Donald Trump lancia il suo ultimo monito nel consueto briefing serale alla Casa Bianca sull’emergenza coronavirus, dove vengono illustrati per la prima volta i modelli statistici e le proiezioni degli esperti della task force governativa: negli Stati Uniti sono previsti da 100 mila a 240 mila morti se le misure di distanziamento sociale saranno rispettate, mentre domenica la forchetta si fermava a 200 mila vittime.

Senza alcuna restrizione, invece, sarebbero da 1,5 a 2,2 milioni. I dati dicono anche che il picco sarà a metà aprile, con una media di oltre 2.000 decessi al giorno, contro gli 800 circa di oggi.

“Voglio che tutti gli americani siano pronti per i giorni difficili che ci aspettano”, ha avvisato il presidente con toni seri, prevedendo peró che dopo le prossime due-tre settimane sarà possibile “cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel” di questa pandemia.

“Non è una influenza”, ha ammesso dopo averla a lungo definita così minimizzandone il pericolo, tanto che la scorsa settimana pensava di riaprire il Paese per Pasqua. Domenica invece ha prorogato per un mese le linee guida sul distanziamento sociale ed oggi ha annunciato che sta valutando lo stop ai viaggi dal Brasile e da diversi altri Paesi.

Poi è intervenuto nel dibattito in corso negli Usa sull’opportunità di passare alla mascherina per tutti: “se la gente vuole usarla certamente non nuoce”, ha spiegato, consigliando tuttavia di usare per un certo periodo “una sciarpa o qualcos’altro” per fare in modo che le mascherine vadano agli ospedali. Un consiglio scientificamente privo di efficacia.

I due massimi esperti della task force Usa contro il Covid-19, Anthony Fauci e Deborah Birx, confidano nelle restrizioni, che a loro avviso funzionano, “come sta dimostrando il caso dell’Italia, dove la curva della diffusione del coronavirus comincia a scendere”.

Negli Usa al momento i casi positivi sono oltre 184 mila, con quasi 4.000 vite perdute. L’epicentro resta New York, con quasi mille morti.

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