Effetto Coronavirus su mercato auto, -85,4% a marzo

Opeari al lavoro nella frabbrica di auto Volkswagen Sachsen GmbH, Zwickau, Germania.
Opeari al lavoro nella frabbrica di auto Volkswagen Sachsen GmbH, Zwickau, Germania. (ANSA/EPA)

TORINO.  – Affonda il mercato dell’auto. Nessuna sorpresa se si considera il blocco della circolazione, la chiusura delle attività produttive e dei punti vendita con le misure varate dal governo per far fronte all’emergenza Coronavirus.

I numeri, analoghi a quelli degli altri Paesi europei, fanno comunque impressione. Le immatricolazioni a marzo – secondo i dati del ministero dei Trasporti – sono state 28.326 a fronte delle 194.302 dello stesso mese del 2019, pari a un calo dell’85,42%.

“Siamo tornati alle vendite che c’erano in Italia negli anni Sessanta del secolo scorso, ma allora il processo di motorizzazione di massa nel Paese stava muovendo i primi passi”, commenta il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano.

In tutto nel primo trimestre dell’anno sono state vendute 347.193 auto, il 35,47% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso, ma le previsioni per i prossimi mesi sono di cali analoghi e superiori fino a quando durerà l’emergenza e oggi è impossibile azzardare qualsiasi previsione.

“É lecito ritenere che il calo nel 2020 sarà severo e dipenderà sia da come verrà affrontata l’emergenza sia dalle misure che si adotteranno per rilanciare la domanda a emergenza finita”, spiega Quagliano che prevede una chiusura del 2020 nel migliore dei casi intorno a 1.300.000 unità, un terzo in meno rispetto al 2019 e chiede incentivi e rottamazione.

Un quadro allarmante che spinge l’Unrae, associazione delle case estere, a invocare immediati aiuti da parte del governo per evitare il concreto rischio di chiusura di numerose imprese del comparto, per mancanza di fatturato e conseguente crisi di liquidità, e la perdita di una quota consistente dei 160.000 occupati. “Serve un ampio piano di rilancio dell’intero settore come stanno facendo altri Paesi, con interventi a supporto della liquidità delle imprese”, avverte l’Anfia.

In questo drammatico quadro tutti i grandi gruppi –  Volkswagen, Psa, Renault e Fca –  registrano cali pesanti delle vendite. il gruppo italoamericano registra 4.649 immatricolazioni, il 90,34% in meno dello stesso mese del 2019, con la quota di mercato che scende dal 24,76% al 16,41%.

Nel trimestre le auto vendute dal gruppo sono 85.875, in calo del 35% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota in lieve aumento dal 24,57% al 24,73% (+0,17%).

Brutte notizie anche dal mercato Usa dove le vendite di Fca nel primo trimestre sono calate del 10% a 446.768 unità a fronte delle 498.425 dello stesso periodo dello scorso anno.

(di Amalia Angotti/ANSA)