Emergenza coronavirus, Trump lancia operazione antidroga

Il presidente degli Stati Uniti,Donald Trump.
Il presidente degli Stati Uniti,Donald Trump. (ANSA/ EPA/DOUG MILLS ) POOL

NEW YORK.  – Nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus Donald Trump lancia una maxi operazione antidroga per “difendere gli americani” da chi vuole approfittare della crisi per far entrare negli Stati Uniti droghe illegali.

L’obiettivo è fermare “attori maligni”, come il presidente del Venezuela Nicolas Maduro che con la droga finanzia il suo regime, spiega il presidente americano affiancato dal ministro della Giustizia William Barr e dal capo del Pentagono Mark Esper.

“Dobbiamo evitare che la droga arrivi ai nostri confini. Molte organizzazioni criminali vogliono capitalizzare sull’attuale emergenza”, dice il ministro della Difesa. Gli fa eco Barr: “distruggere i cartelli messicani deve restare la nostra priorità”.

La lotta ai cartelli è utile anche nella battaglia al coronavirus, aggiunge Trump ammettendo di avere allo studio restrizioni ai voli aerei nelle aree più colpite dal coronavirus, fra le quali New York e Miami. Si tratta, mette in evidenza, di una decisione comunque difficile: un divieto dei voli nazionali, uno stop di tutti i voli di ogni compagnia aérea è una “decisione brutale”.

Trump quindi ribadisce che gli Stati Uniti hanno davanti a sé due settimane “orribili” che si apriranno fra qualche giorno: “ci stiamo preparando al peggio”, osserva.

Sul caso Cina e sulle indiscrezioni di un rapporto dell’intelligence americana che riterrebbe falsi i dati sui casi e i morti per coronavirus, Trump si mantiene cauto.

Mentre il suo consigliere alla sicurezza nazionale Robert O’Brien precisa che la Casa Bianca non è in grado di confermare i numeri della Cina, il presidente dice: “i nostri rapporti con la Cina e il mio rapporto con il presidente Xi Jinping sono buoni”.

Poi Trump si sofferma sull’Iran dopo aver messo in guardia Teheran e i suoi alleati a non attaccare truppe americane perché altrimenti la pagheranno a caro prezzo. “Le forze americane in Iraq hanno preso precauzioni” dice.

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