Infantino: “Tornerà tempo del calcio, seguiamo regole”

Il presidente della FIFA Gianni Infantino.
Il presidente della FIFA Gianni Infantino. (ANSA)

ROMA. – Due visioni contrastanti attraversano il mondo del calcio squassato dagli effetti del coronavirus. Una (con le leghe nazionali ed il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin in testa) vorrebbe riprendere a giocare prima possibile, paventando gli effetti economici che una sosta troppo lunga può avere sul sistema (sponsor in fuga e diritti televisivi che si inaridiscono).

Per conseguire l’obiettivo preme affinché sia concentrato al massimo ciò che resta della stagione, pur di terminare i campionati, anche se con la ferita degli stadi vuoti.

La seconda ha altrettanto a cuore le sorti del pallone, ma è più cauta e preferisce attendere il via libera definitivo del mondo scientifico, di chi è in prima linea nella lotta alla pandemia e saprà cogliere i segnali che la battaglia si può dire vinta.

Su quest’ultimo versante si è schierato fin dall’inizio della crisi il presidente della Fifa, Gianni Infantino. Che – in un messaggio affidato all’ANSA – ha esortato al realismo, a guardare al presente.

“Oggi dobbiamo pensare a portare sollievo a chi soffre, dobbiamo seguire le regole che ci dicono le autorità scientifiche, per frenare e sconfiggere questo maledetto Coronavirus. Il mio cuore italiano è lacerato dalle immagini di sofferenza terribile che descrivono i lutti che stanno colpendo le famiglie del nostro Paese”. Ma “tornerà il tempo del calcio – ha aggiunto – e allora festeggeremo insieme l’uscita da un incubo”.

Nel suo intervento Infantino ha messo in primo piano salute e solidarietà sportiva. “Una lezione, io per primo e voi con me, dobbiamo aver compreso: il calcio che verrà dopo il virus sarà totalmente diverso, inclusivo, più sociale e solidale, legato al territorio e allo stesso tempo più globale, meno supponente e più accogliente. Avrà un’unica cosa uguale: la gioia del gol e l’abbracciarsi per esprimere questa gioia, questa emozione. Saremo migliori, più umani e più attenti ai valori veri”.

 

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