Un vademecum per le vittime di violenza domestica

Madonna con il volto tumefatto, Kim Kardashian piena di lividi, Kristen Stewart con il volto insanguinato
Madonna con il volto tumefatto, Kim Kardashian piena di lividi, Kristen Stewart con il volto insanguinato sono le protagoniste delle opere-manifesto contro la violenza sulle donne firmate dall'artista Alexsandro Palombo, accompagnate da scritte come "La vita può essere una favola, se rompi il silenzio", "Nessuna donna è immune dalla violenza domestica". In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l'ex stilista torna sul tema con una nuova serie di "Artworks" che ritraggono alcune delle celebrità più note di oggi, da Miley Cyrus a Gwyneth Paltrow, come vittime di violenza, con l'obiettivo di persuadere tutte le vittime di abusi a rompere il silenzio denunciando la loro situazione. ANSA/ALEXSANDRO PALOMBO

ROMA. – Una volta che “apriremo le porte di casa” temo che riscontreremo l’aumento dei casi di violenza domestica. La preoccupazione è stata espressa oggi dalla ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti, ed in effetti dopo quasi un mese di convivenza forzata delle famiglie italiane sono sempre più frequenti le liti familiari e si contano due femminicidi, una ragazza di Messina, studentessa in Medicina, e l’ultimo di una donna di 52 anni uccisa dal compagno di 38 anni a Milano. Un omicidio-suicidio che con due colpi di pistola ha messo fine ad un rapporto descritto come in crisi.

Durante queste settimane in isolamento la violenza domestica, come ha ammesso la stessa Bonetti, è più difficile “da intercettare” perché è più complicata da denunciare per le donne che ne sono vittime. Lo testimonia il quasi dimezzamento delle chiamate al numero antiviolenza 1522 durante l’emergenza Coronavirus. Ed è per questo motivo che ieri è stato sottoscritto un accordo tra la ministra per le Pari Opportunità e l’Ordine dei Farmacisti, Federfarma e Assofarm per promuovere all’interno delle farmacie una campagna per diffondere proprio il numero antiviolenza 1522 ed una sorta di vademecum per le possibili vittime.

In un momento in cui è più complicato accedere ai pronto soccorso, le farmacie sono state scelte perché uno dei pochi luoghi aperti, e facile da raggiungere per le donne, diventando così “luoghi di comunità” come ha spiegato Bonetti avvertendo però che non si sostituiscono né alle forze dell’ordine, né ai centri antiviolenza, né alle case rifugio.

“E’ il segno che – ha sottolineato la ministra – c’è una comunità che è rimasta aperta, che si mette a disposizione delle donne per dire che non sono sole in questo momento in cui il tessuto di relazione sociale è stato apparentemente tagliato” ma in realtà “con modalità diverse c’è ancora. E questo senso di non solitudine è quello che può aiutare le donne ad avere fiducia e ad uscire da questa dimensione di totale solitudine e silenzio”.

Per cercare di aiutare le donne vittima di violenza sono state elaborate delle “linee guida” per l’emergenza Coronavirus contenute in un cartello apposto nelle farmacie, in cui viene consigliato di non esprimere l’intenzione di lasciare il partner e di rivolgersi direttamente ad un centro antiviolenza, chiamando il 1522 o andando sul sito www.1522.eu o utilizzando le app App1522 e YouPol.

Alle vittime si suggerisce, inoltre, di portare sempre con con se le chiavi di casa e dell’auto, i documenti personali e dei propri figli. Se possibile, di accantonare una piccola somma di denaro per le urgenze. Nei momenti di tensione si esorta le donne a dirigersi verso la porta di ingresso per uscire immediatamente dall’abitazione e ad evitare di andare in cucina, dove ci sono oggetti pericolosi, o in ambienti in prossimità di scale e finestre.

Viene anche consigliato di preparare uno zainetto utile per la fuga (tenendolo in un posto nascosto della casa oppure da vicini o amici, o in auto) e di chiamare il 112 in caso di aggressione fisica o di minaccia di aggressione fisica, in caso di fuga con minori (per evitare una denuncia per sottrazione di minori) o se il maltrattante possiede armi.

(di Emanuela De Crescenzo/ANSA)

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