Formula1 decide sui budget: “Tagli o sarà fallimento”

Il direttore esecutivo della McLaren ,Brown, McLaren cammiona nei pits walks in the pits durante una pratica del Grand Prix al circuito di Silverstone in Northamptonshire, Inglaterra.
Il direttore esecutivo della McLaren ,Brown, McLaren cammiona nei pits walks in the pits durante una pratica del Grand Prix al circuito di Silverstone in Northamptonshire, Inglaterra. (ANSA/EPA/VALDRIN XHEMAJ

ROMA. – Il semaforo del via che non si è mai acceso a Melbourne rischia di diventare rosso per sempre per più di un team del circus di Formula 1, una macchina da soldi che se non gira affonda sotto il peso di uscite da capogiro.

L’allarme è stato lanciato con forza dal boss della McLaren, Zak Brown, poche ore prima dell’incontro tra le scuderie e Liberty Media, la società Usa che detiene i diritti del Mondiale, indetto per stabilire nuove misure organizzative ed economiche in piena emergenza coronavirus.

La Formula 1 è in una “condizione molto fragile in questo momento” e se non cambia riducendo in modo sensibile i costi “fino a quattro team rischiano di fallire”, ha detto Brown, che per cercare di limitare le spese ha tagliato l’ingaggio ai propri piloti.

Un passo che oggi è stato seguito da altre due scuderie, la Williams e la Racing Point, che hanno ridotto gli  ingaggi di piloti e manager, ponendo inoltre in congedo obbligato parte del personale. La Williams ha intanto dato una sforbiciata del 20% agli stipendi dei piloti e dei dirigenti, mentre la scuderia del miliardario Stroll non ha dato numeri, ma il range di intervento dovrebbe essere in linea.

Williams e McLaren sono nomi gloriosi che hanno fatto la storia della Formula 1 ma ormai portavano raramente le loro monoposto in zona punti, potendo contare su budget molto inferiori a quelli dei top team e che ora la crisi mette ulteriormente in difficoltà.

Se dovessero sparire insieme, il colpo sarebbe forse fatale anche in termini di immagine per tutto il sistema.

Il problema del budget, oltre che l’emergenza, è il focus della discussione in corso nel circus. La proposta di Brown è porre un limite di 100 milioni di dollari per la prossima stagione, anche se sul tavolo c’è una proposta di 175 milioni, che potrebbe scendere a 150 o anche meno trovando un accordo che al momento sembra lontano.

Tale obiettivo passa anche attraverso la soluzione di non cambiare regole fino al 2022 o al 2023, sulla quale magari sarà più facile arrivare ad un patto.

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