Carta identità elettronica da ora accede a servizi Pubblica Amministrazione

Facsimile della nuova carta identità elettronica.
Facsimile della nuova carta identità elettronica. (ANSA)

ROMA. – In epoca di emergenza coronavirus e di confinamento dentro casa lo Stato viene incontro ai cittadini: da oggi infatti tutti gli italiani che possiedono una carta di identità elettronica non dovranno più preoccuparsi di dover andare negli uffici pubblici ma potranno accedere ai servizi della P.a. direttamente da casa loro, con l’uso del proprio telefonino.

Annunciata oggi dal Poligrafico e Zecca dello Stato, e attesa ormai da molto tempo, la novità permette a chi possiede una Carta d’Identità Elettronica 3.0 (CIE) di usufruire da casa propria di tutta una serie di servizi digitali tra cui quelli sanitari ed anagrafici di Regioni e Comuni che già permettono l’accesso con la CIE, o quelli previdenziali dell’Inps.

Proprio l’Inps, dopo il fine settimana, a metà giornata di lunedì, aveva ricevuto quasi 3,5 milioni di domande per più di 6,8 milioni di beneficiari. Per l’indennità di 600 euro ai lavoratori autonomi si sono superati i tre milioni di domande (3.058.726) mentre per

la cassa integrazione e l’assegno ordinario sono arrivati nel complesso oltre 211.000 domande per oltre 3,5 milioni di lavoratori interessati.

Il Poligrafico e Zecca assieme al Ministero dell’Interno hanno dunque rilasciato la nuova modalità di identificazione ai servizi online attraverso la CIE. In sostanza l’utente potrà identificarsi tramite “Entra con CIE”, senza dovere più utilizzare un dispositivo di lettura contactless collegato al computer, ma comodamente attraverso il proprio smartphone con l’applicazione “CIE ID”. Al  momento il servizio è già disponibile per le persone che usano il sistema operativo Android, ma a breve sarà esteso anche a coloro che hanno device Apple con sistemi iOS.

Ministero dell’Interno e Poligrafico spiegano che, in questo periodo di emergenza nazionale legata al Covid-19 e di fronte alla necessità per tutti di rimanere a casa per evitare la diffusione del contagio, la misura è stata adottata con l’intenzione di facilitare il rapporto del cittadino con la pubblica amministrazione, semplificandone le pratiche di quotidiano interesse attraverso il meccanismo dell’identità digitale.

“La Carta d’Identità Elettronica – puntualizzano le due istituzioni – rappresenta ad oggi un’eccellenza in Europa, unendo interconnessione e sicurezza dei dati personali attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia”.

In Italia sono ormai oltre il 90% del totale i Comuni in grado di erogare la Carta d’identità elettronica e circa 14 milioni e mezzo gli italiani che l’hanno ritirata, in occasione del rinnovo della vecchia carta d’identità scaduta, smarrita o rubata.

La CIE, giunta alla sua versione 3.0, è quindi oggi una realtà ma, paradossalmente, molte persone che la tengono nel portafogli non hanno ancora bene idea dell’utilizzo che ne possono fare. E tra l’altro in molti fanno anche confusione tra la CIE e lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, al quale bisogna registrarsi per usufruire di molti servizi pubblici e privati online.

La CIE italiana è pienamente conforme all’eIDAS, il Regolamento europeo per l’identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno.

Questo significa che a breve dovrebbe poter essere utilizzata anche per accedere a servizi online di tutte le pubbliche amministrazioni dell’Unione Europea.

Come punto interrogativo delle nuove prestazioni, tuttavia, alcuni fanno notare che ci potrebbero essere dei problemi relativi al recupero del Pin della carta di identità nel caso si fosse dimenticato o smarrito.

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