Lavori no stop per ospedale-prefabbricato a Napoli

Coronavirus: De Luca visita cantiere per Covid center Napoli
Coronavirus: De Luca visita cantiere per Covid center Napoli. (ANSA)

NAPOLI. – Una lunga colonna di tir, applauditi dai cittadini dai balconi, ha aperto ieri sera a Napoli la fase degli ospedali prefabbricati, con le terapie intensive volute dal governatore De Luca per essere pronti in caso di boom di contagi da coronavirus.

A Napoli il covid center modulare avrà 72 posti, quelli previsti a Caserta e Salerno 24 ognuno. I prefabbricati sono arrivati pronti per essere installati, arredati e forniti con le apparecchiature già a disposizione: i tempi di apertura, fanno sapere dalla Regione, sono previsti in dieci giorni da oggi se non ci saranno intoppi.

Una batteria di 120 nuovi posti di terapia intensiva, dunque, che si aggiungeranno ai 192 oggi disponibili in Campania: 312 letti per essere pronti a un boom di malati gravi.

“Oggi sentiamo passata l’ansia di creare nuovi posti letto. Siamo pronti a ogni scenario”, spiega Antonio Postiglione, manager della sanità a cui De Luca ha affidato la direzione generale per la tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale, che ammette: “Dieci giorni fa siamo stati in difficoltà, i posti liberi covid erano diventati davvero pochi, siamo stati a rischio, abbiamo avuto degli affanni nel dire al 118 dove portare i malati. Ora ne siamo usciti, ma ci siamo premuniti accelerando i covid center, aprendo nuovi posti in altri ospedali e creandoci una riserva con l’accordo per 3.000 posti nelle cliniche private accreditate”.

In attesa che i moduli a Napoli, Caserta e Salerno vengano assemblati, infatti, la Campania ha proseguito la riconversione in aree covid di spazi di diversi ospedali. “Abbiamo avuto il tempo di farlo – spiega Postiglione – grazie alle dure azioni di contenimento decise da De Luca. Abbiamo subito riconvertito posti usati di solito per gli ambulatori, ora sospesi, per aprire nuovi posti per la terapia intensiva e per la degenza in diversi ospedali ma anche identificando presidi interamente dedicati al covid19.

Prima di tutto a Napoli con il Loreto Mare, le palazzine H ed M del Cardarelli, il Cotugno, ma anche in ospedali come Boscotrecase, Scafati per poi lanciare i covid center modulari”. Nuovi spazi, ma anche nuovi medici e operatori sanitari, ricorda Postiglione: “Il reclutamento straordinario ha portato ottimi frutti ed è ancora in corso. Tra pensionati e giovani specializzando siamo arrivati a 190 nuovi medici, oltre a 400 infermieri e 200 operatori socio sanitari”.

Un’iniezione necessaria, visto che la Campania ha avuto le assunzioni bloccate per dieci anni per il commissariamento finito a dicembre scorso. Ora il nuovo fronte caldo è sui tamponi, con undici laboratori pubblici in attività e una manifestazione di interesse anche per i privati: “Siamo partiti dal solo Cotugno – spiega Postiglione – a cui abbiamo ora affiancato altre dieci strutture: siamo a 1600-1700 tamponi al giorno ma possiamo arrivare a 2.500. Ma non sappiamo come la pandemia evolverà e quindi abbiamo lanciato una manifestazione d’interesse per capire quali laboratori privati possono intervenire se dovesse arrivare un nuovo picco. Non è un affidamento, è solo una valvola di sicurezza”.

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