Da tasse a fallimenti, ecco le misure salva-imprese

Uno stabilimento di bibite dell'industria alimentare.
Uno stabilimento di bibite dell'industria alimentare. (ANSA)

ROMA. – Rinvii delle scadenze fiscali per dare ossigeno a grandi e piccole aziende ma anche agli autonomi. Garanzia per le imprese e “ombrello” anti-fallimenti per evitare che chi incappa ora nella crisi non riesca a riemergere e rischi la chiusura definitiva.

Estensione del golden power per proteggere i gioielli del made in Italy da eventuali mire straniere attirate da prezzi di saldo. É l’ossatura del decreto imprese, una quarantina di nuove norme tra cui un nuovo mini-pacchetto per la sanità – con più fondi agli ospedali Covid e la spinta alla donazione di farmaci in via di sperimentazione o per uso compassionevole – e la proroga all’11 maggio delle chiusure dei tribunali.

Ecco in sintesi le principali misure:

SOSPESE TASSE PER PER 10 MLD: nuovo stop ai versamenti di Iva e ritenute anche per aprile e maggio esteso a tutte le attività che abbiano subito perdite a marzo del 33% (entro i 50 milioni di ricavi) o del 50% (sopra i 50 milioni).

Prevista anche una proroga di altri due mesi dello stop al versamento delle ritenute per autonomi e partite Iva con giro d’affari entro i 400 mila euro. In tutto si congelano circa 10 miliardi.

A GIUGNO ACCONTI LIGHT: in sede di dichiarazione dei redditi chi fa l’autoliquidazione potrà versare acconti ridotti in base alle previsioni dell’andamento reale dei propri conti nel 2020, senza incorrere sanzioni o multe se paga almeno l’80% di quanto poi sarà effettivamente dovuto

DICHIARAZIONI DEI REDDITI “A DISTANZA”: non servirà andaré dal commercialista o al Caaf a consegnare la delega per la dichiarazione precompilata. Basta stamparla, firmarla e mandare la foto al professionista o, in alternativa, un video o un messaggio di posta elettronica con l’autorizzazione.

PIU’ TEMPO PER SCONTI SU COMPRAVENDITA PRIMA CASA: Per chi ha acquistato la prima casa con obbligo di rivendere un altro immobile sono congelati fino a fine anno i termini (massimo 18 mesi per chi ha venduto prima di 5 anni con obbligo di acquisto di un altro entro 18 mesi e trasferire la residenza sempre entro 18 mesi) per concludere le operazione e accedere al bonus.​

SI PREPARA LA RIPARTENZA, AIUTI ANCHE DAL FISCO: arriba l’estensione del credito d’imposta al 50% per la sanificazione degli ambienti di lavoro anche a mascherine e protezioni.

RINVIO CODICE CRISI, “CONGELATI FALLIMENTI”: previste misure per proteggere le imprese dal rischio liquidazione o fallimento, dalla revisione temporanea delle regole per scrivere i bilanci alla disattivazione delle cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale.

Favorito il coinvolgimento dei soci nell’accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società. Previste anche misure per sottrarre le imprese all’apertura del fallimento e alle altre procedure fondate sullo stato di insolvenza e a sterilizzare il periodo dell’emergenza ai fini del calcolo delle azioni a tutela dei creditori.

Rinvia al primo settembre 2021 l’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, originariamente prevista per meta’ agosto.

PACCHETTO PMI, ESTESO FONDO GARANZIA: Per professionisti, negozianti, autonomi e piccoli imprenditori (le nuove regole valgono per le imprese fino a 499 dipendenti) subito “in automatico” 25 mila euro, garantiti al 100% e senza preventivi controlli sul merito del credito.

Per i prestiti fino a 800 mila euro ci sarà sempre copertura al 100%, con il 90% garantito dallo Stato e la controgaranzia del 10% dei Confidi, tenendo conto della situazione finanziaria pre-crisi e non del modulo andamentale. Per le richieste fino a 5 milioni invece la garanzia sarà al 90%, sempre senza valutazione andamentale.

PER LE GRANDI IMPRESE GARANTISCE SACE FINO AL 90%: per le altre imprese la garanzia arriverà da Sace tra il 70 e il 90% secondo le dimensioni delle imprese.

I prestiti, come quelli per le Pmi, andranno restituiti in 6 anni, saranno vincolati allo stop ai dividendi e agli investimenti in Italia e non potranno superare il 25% del fatturato.

SUBITO 50 MILIARDI PER L’EXPORT: le nuove garanzie, sempre attraverso Sace, andranno anche a sostegno delle esportazioni, liberando già quest’anno 50 miliardi cui si aggiungeranno nel 2021 200 miliardi per nuovi investimenti.

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