La strana Pasqua, senza parenti e pranzo a domicilio

In una strada deserta aspettando l'autobus ad una fermata.
In una strada deserta aspettando l'autobus ad una fermata. ANSA/LUCA ZENNARO

ROMA. – Niente pranzo con i parenti e neanche il week-end lungo a Parigi o Londra. Niente messa, che per alcuni, insieme a quella di Natale, era l’unica dell’anno. Niente gita al mare per aprire le finestre della seconda casa. Niente visite nelle città d’arte più belle d’Italia.

Si avvicina la ‘strana’ Pasqua dove tutti gli italiani saranno in casa, in famiglia, ma solo con quelli con cui vivono, senza nonni o cugini o fidanzati. Pasquetta, idem, con la beffa del meteo che preannuncia sole su tutta Italia e temperature di 25-26 gradi. Un fattore che darà gran lavoro alle forze dell’ordine chiamate a controllare chi non rispetterà le norme di contenimento.

Della festa, citata anche dai proverbi, restano solo le mitiche “pulizie di Pasqua”, considerato quanto tempo libero c’è nelle famiglie, da occupare in qualche modo. Una Pasqua malinconica, dunque, dove una delle note più positive è quella della grande solidarietà che si vede in questi giorni, con la distribuzione speciale di uova e colombe ai poveri ma anche nei tanti ospedali in prima linea contro il Covid-19.

Il pranzo quest’anno è rigorosamente fai-da-te. E se sui social si moltiplicano le ricette tradizionali sfrondate dei passaggi più difficili per aiutare anche chi non ama i fornelli, c’è anche chi non rinuncia al menù del suo ristorante preferito.

“Abbiamo prenotazioni per il giorno di Pasqua e alcuni dei nostri clienti osservano, non senza rammarico, che è la prima volta, dopo tanti anni, che non sono a pranzo da noi nel giorno di festa”, dicono da un rinomato ristorante di Borgomanero, Novara, che si è ‘convertito’ consegnando i pasti a domicilio.

A Roma, a consegnare il pranzo di Pasqua, ci pensa la pizzeria più famosa nel centro storico, citata anche dalla guida Routard, che prevede un menù pasquale a base di lasagne bianche ai carciofi e l’immancabile abbacchio con patate. Un piatto, questo, che è il classico per molte tavole e i contadini e allevatori degli agriturismi, 23mila strutture oggi chiuse, secondo i dati della Coldiretti, si stanno attrezzando per spedirli a chi li chiederà.

Niente pastiera a domicilio invece per i napoletani. La potranno mangiare solo quelle famiglie dove qualcuno sa cimentarsi nella lunga e laboriosa ricetta. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha proibito con una ordinanza anche le consegne di cibo a domicilio.

Più fortunati i romani ai quali non mancheranno i ricercatissimi cannoli siciliani della pasticceria di Prati che li consegna in ‘kit’, con il ripieno da aggiungere al momento.

Per la prima volta nella storia sarà una Pasqua senza messe per i cattolici, che potranno solo seguirla in tv o online, nonostante qualche polemica politica.

Ma questi sono giorni di festa anche per gli ebrei: la Pesach, il cui momento solenne è il Seder, la cena che apre le celebrazioni e che normalmente vede raccolta tutta la famiglia, comprensiva di nonni, zii, cugini, per le benedizioni, la lettura corale dell’Haggadah (il racconto dell’uscita degli ebrei dall’Egitto).

Alcuni rabbini, con una decisione senza precedenti, hanno autorizzato a tenere questa fondamentale riunione di famiglia in videoconferenza utilizzando, per esempio, la piattaforma offerta da Zoom che consente, anche se distanti, comunque una partecipazione.

Pasqua sarà il giorno invece dei film da vedere in tv o dei grandi spettacoli nati proprio per l’occasione come il concerto di Andrea Bocelli al Duomo di Milano.

Gli auguri? Tutto il mondo se li farà via whatsapp o attraverso altri canali social; lo strumento indispensabile della Pasqua 2020, sotto la minaccia del coronavirus, sarà dunque il telefono, meglio uno smartphone, visto che anche gli over-70 in questi giorni complicati, hanno imparato a scaricare app per le videochiamate con i nipoti con le quali riempire i lunghi giorni di confinamento.

(di Manuela Tulli/ANSA)