Elkann mette Juventus al riparo: “Futuro è sostenibile”

Ronaldo congratulato dai suoi compagni della Juventus.
Ronaldo congratulato dai suoi compagni della Juventus. (ANSA)

TORINO. –  Nel pieno dell’emergenza coronavirus la Juventus guarda al futuro da una “posizione di forza”. Lo sottolinea John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli proprietaria del club, nella lunga lettera agli azionisti.

I dati elencati da Elkann evidenziano, tra l’altro, un +23% dei ricavi, passati dai 505 milioni del 2018 ai 621 del 2019.

“Crediamo che la Juventus sia ben posizionata per un futuro più sostenibile – sottolinea non a caso – in un settore dove la straordinaria crescita dei ricavi degli ultimi dieci anni non si è tradotta in sufficiente redditività”.

“Quest’anno abbiamo investito nella Juventus, sottoscrivendo la nostra intera quota, pari a 191 milioni di euro (63,8% del capitale azionario), dell’intero aumento di capitale di 300 milioni di euro”, ricorda ancora Elkann.

Un club all’avanguardia, insomma, sotto tutti i punti di vista: la nascita del J-Hotel, prima struttura alberghiera in Italia costruita con la collaborazione di un club di calcio, e l’apertura di una filiale a Hong Kong con l’obiettivo di aumentare la propria presenza nel mercato asiatico, sono soltanto gli ultimi passi di una crescita continua e a 360 gradi.

Ed è una Juve che fa scuola anche per la gestione del taglio degli stipendi, essendo stata il primo club in Italia a riuscire nella trattativa con i propri tesserati. Sono quattro (marzo, aprile, maggio e giugno) le mensilità alle quali rinunceranno Ronaldo e soci nel caso in cui non si riuscisse a terminare la stagione, con un totale pari a circa 90 milioni.

Mentre tra le altre società di serie A sono ancora in atto le discussioni, tra i bianconeri è già stato messo tutto nero su bianco. La speranza condivisa, però, è quella di tornare a giocare, anche perché rappresenterebbe l’uscita dall’emergenza sanitaria che sta colpendo tutto il mondo.

Il primo ad avere questo obiettivo è proprio il presidente Andrea Agnelli, che presiede anche la European Club Association. “Qualunque decisione di sospendere i campionati sarebbe prematura e non giustificata. Siamo fiduciosi che il calcio possa ripartire nei prossimi mesi secondo le direttive delle Autorità – si legge nella lettera dei giorni scorsi firmata, oltre che da Agnelli, anche dai vertici dell’Uefa Ceferin e delle leghe europee Olsson – e per questo, da parte nostra, fermare le competizioni è l’ultima spiaggia”.

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