Sánchez: “Spagna e Italia lavorano alla ricerca di una risposta globale e solidale dell’UE”

Pedro Sánchez, presidente del governo spagnolo

MADRID – Solidarietà verso l’Italia, colpita come la Spagna con estrema violenza dalla pandemia; condivisione del progetto europeo nell’ambito del quale i due governi, quello spagnolo e quello italiano, lavorano alla ricerca di una risposta comune, globale e solidale alle grosse difficoltà, presenti e future, provocate dal Covid 19; proroga fino al 9 maggio dello Stato d’Emergenza e autorizzazione ai bambini fino ai 12 anni di rompere la quarantena entro limiti ben precisi. Questi gli argomenti esposti dal presidente del governo, Pedro Sánchez, nel corso della conferenza stampa settimanale, diventata quasi una consuetudine con la diffusione del Covid-19 e la dichiarazione dello Stato d’Emergenza.

Il presidente Sánchez ha preso spunto da una domanda del nostro Giornale per esprimere “la solidarietà del suo governo e del popolo spagnolo alla società italiana”.

–  Siamo assai vicini nell’ambito culturale, storico, geografico ed ora anche in quello sociale ed emozionale – ha sottolineato -. Le relazioni tra i due governi, quello spagnolo e quello italiano – ha aggiunto -, sono totali sia nell’ambito dell’emergenza sanitaria sia in quello del progetto europeo che condividiamo e stiamo costruendo da decade. Lavoriamo affinché il processo d’integrazione e la risposta solidale siano totali.
Per quanto riguarda la riapertura dei voli tra Italia e Spagna, il presidente Sánchez con estrema franchezza, evitando di alimentare false illusioni, ha affermato che si dovrà attendere. Pur nella speranza che ciò avvenga al più presto, non ha nascosto che le dimensioni della pandemia che ha colpito Spagna e Italia consigliano la massima prudenza.

Lo Stato d’Emergenza

Il presidente del Governo, nel corso della Conferenza stampa, ha annunciato che chiederà al Parlamento una nuova  proroga dello Stato d’Emergenza. Questo, il voto favorevole del Parlamento è dato per scontato, si estenderà fino al 9 maggio. Altre due settimane di isolamento, quindi, a causa del coronavirus che ha fatto già oltre 20mila vittime.

Il Governo, ha anche commentato il presidente Sánchez, proporrà che dal 27 aprile i bambini fino ai 12 anni possano uscire di casa. Ma si porranno dei paletti ben precisi, per assicurare la loro salute.

In quanto al futuro del personale sanitario senza contratto, anch’esso in prima fila nella lotta contro la pandemia, il capo del Governo è stato molto prudente. Ha risposto che non è un tema sul quale si sia meditato in questi giorni. Ha spiegato che, in questa nuova fase che si caratterizzerà per l’allentamento della quarantena, sarà importante rafforzare il personale sanitario, il numero dei posti letto nelle strutture sanitarie e quelli nelle Terapie Intensive. Spera che attraverso i test si possa conoscere esattamente la dimensione della diffusione della pandemia nel Paese. Ed avere una fotografia più precisa di quanti sono i cittadini che hanno superato la malattia e hanno sviluppato una propria immunità.

– Insisto – ha detto – è chiave rafforzare il sistema sanitario e dotare adeguatamente il personale degli strumenti di protezione.

Redazione Madrid

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