#LaCulturaNonSiFerma: la meraviglia del Barocco Abruzzese sul canale Youtube del MiBACT

Oratorio di Santa Maria delle Grazie
Oratorio di Santa Maria delle Grazie

CARACAS. – L’Abruzzo ancora protagonista sul canale YouTube del Mibact: per la campagna “La cultura non si ferma” la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo – Chieti fa conoscere al pubblico online un altro tesoro della regione, l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie (https://www.youtube.com/watch?v=sa5nLm2dBUQ), ad Alanno (PE), esemplare del barocco abruzzese.

Le prime immagini aeree danno immediatamente l’idea dei volumi della struttura complessiva dell’Oratorio: un’architettura semplice e austera che mostra una facciata costituita da un portico a una sola arcata che introduce ad un elegante portale dalle linee rinascimentali, scolpito in pietra tenera della Maiella con fregi e motivi floreali, datato 1505 e attribuito alla bottega di Giacomo Di Silvestro da Sulmona.

L’interno è invece un’esplosione di forme e colori, con stucchi dorati, fregi e affreschi; un particolare esempio di barocco abruzzese, frutto di una trasformazione seicentesca, che vede le vele della volta affrescate con Scene del Creatore e delle dodici Sibille e un’aula unica absidata, in cui si aprono quattro cappelle, due per lato.

Nella prima a sinistra si trovano tre nicchie con statue di santi francescani, nella seconda, un Crocefisso con la Vergine e la Maddalena a tutto tondo, mentre, a destra, una cappella è dedicata a S. Antonio Abate, l’altra a S. Clemente. Le inquadrature si concentrano poi sull’altare maggiore, risalente al 1642, composto da colonne decorate con tralci e arabeschi dorati che sorreggono una ricca trabeazione sulla quale trova posto la Madonna col Bambino in stucco a tutto tondo.

Al suo interno, l’altare accoglie anche un prezioso trittico, opera accostabile ai maestri del tardo gotico abruzzese: al centro, la Madonna incoronata, ai lati le tavole con le immagini di San Sebastiano, antico patrono di Alanno, e S. Clemente Papa. Sul retro, invece, un grande affresco dell’Incoronazione di Maria, datato 1608. I primissimi piani sui formelle dai colori blu, avorio e giallo che decoravano il pavimento, perdute all’inizio del Novecento, sono attribuibili ai maiolicari castellani attivi a Torre de’ Passeri.

Il video accompagna in un percorso guidato, volto a valorizzare il prestigio culturale del bene e il territorio circostante, in attesa che i luoghi tornino ad essere accessibili al pubblico.

Con un impegno corale di tutti gli Istituti, il Ministero promuove la campagna La cultura non si ferma, intesa a far conoscere il patrimonio italiano fruibile da casa, le attività e le professionalità che si occupano di tutela, conservazione, valorizzazione e didattica.

Tutte le iniziative sono raccolte nel data base complessivo La cultura non si ferma, pubblicato su https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma