Inter, Milan e le altre. Il calcio alla sua Fase 2

A Trigoria giocatori della Roma in allenamento in una foto d'archivio.
A Trigoria giocatori della Roma in allenamento in una foto d'archivio. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA.  – La voglia del calcio di ripartire è tanta, ma la prudenza resta un’indispensabile compagna di viaggio. Dopo la validazione del protocollo messo a punto dalla Figc da parte del Cts, i club di Serie A studiamo modalità e tempi per la “Fase 2”. Intanto sottopongono i giocatori ai test, a caccia di eventuali positivi al Covid.

Di ripresa del campionato ha parlato Giuseppe Sala, sindaco di Milano. “Io sono favorevole – ha detto – Vediamo adesso come si evolverà il contagio e quanto riusciremo a tenerlo sotto controllo”. E proprio le due squadre meneghine sono l’esempio di questo mix voglia-cautela.

Per l’Inter ancora niente allenamenti di squadra, che dovrebbero cominciare tra domani e venerdì. Al momento la squadra nerazzurra, nonostante non abbia registrato contagi nel proprio organico, nemmeno tra staff societario e tecnico, continua con gli allenamenti individuali o a piccoli gruppi, rispettando la procedura organizzata dal club con la riapertura di Appiano Gentile.

Allenamenti in piccoli gruppi in casa Milan, ma nessuna partitella, almeno fino a quanto l’intera seconda tornata di tamponi, prevista per domani, non avrà dato esito negativo, come già la prima. La squadra si è allenata la mattina, in sedute individuali. A Milanello è stato “riassaporato” il pallone per la prima volta dopo la ripresa.

Terzo giorno di allenamenti individuali per i giocatori del Genoa nel centro sportivo Signorini. Dopo i test atletici di ieri, è proseguito il lavoro dedicato al ritrovamento della condizione nella nuova palestra “dove gli spazi consentono il distanziamento e garantiscono le misure di sicurezza” come ha spiegato la stessa società rossoblù.

Alla Sampdoria ancora allenamenti a gruppi di 7-8 giocatori che si sono alternati a Bogliasco, svolgendo sempre esercizi fisici e qualcuno specifico col pallone,evitando i contatti fisici.

La Fiorentina per ora evita il lavoro di gruppo. Al Centro sportivo “Davide Astori” si è rivisto Franck Ribéry. L’attaccante francese ha interrotto il periodo di quarantena, iniziato dopo il ritorno a Firenze da Monaco di Baviera lo scorso 8 maggio, per sottoporsi al test sierologico e al tampone.

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