Ue, da donatori 2,5 miliardi di aiuti ai migranti venezuelani

2,5 miliardi per aiutare i rifugiati venezuelani
2,5 miliardi per aiutare i rifugiati venezuelani

BRUXELLES – 2,544 miliardi di dollari, circa 585 miliardi di euro. Tale sarà la sovvenzione assicurata per assistere quei paesi latinoamericani che oggi ricevono la diaspora venezolana. Un risultato tangibile, una importante manifestazione di solidarietà.  La Conferenza Internazionale dei Donatori in Solidarietà con i rifugiati venezuelani convocata dalla Spagna e dall’Unione Europea è riuscita a scuotere la sensibilità dei donatori internazionali, che hanno promesso un totale di 2,544 miliardi. L’UE, e i suoi Stati membri, hanno mobilitato 231,7 milioni a fondo perduto mentre la Commissione Europea si è impegnata con 144,2 milioni di euro. La Banca Europea, dal canto suo, ha assicurato 400 milioni per gli investimenti. Sono quest’ultimi prestiti supplementari per la regione.

Il denaro raccolto sarà destinato all’assistenza immediata dei rifugiati venezuelani e agli interventi di previsione dei conflitti. La marea di emigranti che hanno inondato i paesi dell’America Meridionale, in particolare Colombia, Perù, Cile, Ecuador rischia di provocare profondi squilibri in quei paesi e, in generale, nella regione.

Venezuela, preoccupa la crisi politica

Ma nel corso della Conferenza non si è parlato solo dia solidarietà. La crisi politica e istituzionale venezuelana è emersa in tutta la sua complessità. A porre il problema è stato l’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Unione europea (Ue), Josep Borrell. Il responsabile della diplomazia europea ha colto l’occasione per rimarcare che non si può dimenticare “comunque, nonostante oggi ci stiamo concentrando sulla crisi migratoria, la situazione politica, economica ed umanitaria molto preoccupante in Venezuela”.

E ha aggiunto:

– Non possiamo rinunciare ad uno sforzo internazionale per appoggiare una transizione democratica e negoziata. per la crisi venezuelana.

Il 31 gennaio 2019 la Ue ha istituito un “Gruppo di contatto” con la missione di “promuovere un’intesa comune e un approccio concertato tra i principali attori internazionali riguardo alla situazione in Venezuela”. Il Gruppo è stato costituito con rappresentanti dell’Ue. E ad essa fanno parte anche Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Gran Bretagna, Bolivia, Costa Rica, Ecuador e Panama.

Lo scorso anno, a fine maggio, Federica Mogherini, allora Alto Rappresentante Ue, nominò l’ex ministro degli Esteri dell’Uruguay, Enrique Iglesias, come suo consigliere speciale per il Venezuela. Da allora l’Ue ha cercato di individuare, senza riuscirvi, una possibile chiave di negoziato. Ma fra il governo del presidente Nicolas Maduro e l’opposizione guidata da Juan Guaidó non pare, per il momento, ci possa essere un’intesa.

Redazione Madrid

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