Conte e Sánchez: “Riparta Schengen”

Il premier Conte e il presidente del Governo spagnolo Sánchez
Il premier italiano Conte e il presidente del Governo spagnolo Sánchez

ROMA – Un messaggio chiaro a tutti i cittadini dell’Unione. È necessario restaurare, dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia, il fondamento del progetto europeo: l’area Schengen. Il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, e il presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, sono d’accordo: coordinare l’apertura dei confini è essenziale. E lo chiedono a chiare lettere proprio loro, i leader dei due paesi, Italia e Spagna, che più sono stati colpiti dal covid-19. Ed ora cercano di riprendersi dallo shock provocato dal dolore per i tanti, troppi morti. Lo fanno coscienti della crisi economica conseguenza del virus che ha obbligato all’isolamento sociale e all’ibernazione di quasi tutta la struttura produttiva.

Conte e Sánchez hanno scritto a Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea, per convincerla, dati alla mano, che non vi sono rischi nella riapertura al turismo europeo.

“Crediamo che per avere una ripartenza armonica ed efficace il rallentamento delle restrizioni ai nostri confini interni debba essere portato avanti in una maniera coordinata e non discriminatoria, basata su chiari, comuni e trasparenti criteri epidemiologici”.

Conte e Sánchez sono convinti che ormai, in Italia e in Spagna, si può viaggiare in sicurezza. E che quindi il turismo, che rappresenta una grossa fetta del loro Prodotto Interno Lordo, può ripartire. Sono consapevoli, da qui la lettera scritta a quattro mani, che una riapertura congiunta coordinata avrebbe il potere di convincere anche i Paesi più scettici. Quest’ultimi, arroccati su posizioni estreme, rischierebbero di trovarsi isolati.

La missione di Di Maio

E mentre i leader di Italia e Spagna, due paesi tanto vicini per cultura e tradizioni, scrivono a Ursula Von Der Leyen, Luigi Di Maio s’impone la missione di spiegare all’estero la reale situazione italiana. Prima tappa, non poteva essere altrimenti, la Germania. Infatti, è tedesca la maggior percentuale di famiglie straniere che tradizionalmente scelgono l’Italia per le loro vacanze.

Il titolare della Farnesina ha già incassato dalla Germania l’assicurazione che i tedeschi potranno raggiungere l’Italia dal 15 giugno.  Stessa garanzia è stata data da Svizzera e Francia. Austria invece temporeggia mentre la commissaria UE dell’Interno, Ylva Johansson, sostiene che si tornerà “al pieno funzionamento dell’area Schengen non più tardi di fine giugno”.

La missione del capo della diplomazia italiana non è ribadire ciò che tutti sanno: quant’è bella l’Italia. Ma quella di convincere, “di far capire che si può venire in sicurezza”. Il messaggio, quindi, è più che esplicito: si vuole ripartire. E senza perdita di tempo.

“Dopo diverse settimane e grazie all’enorme sforzo delle forze dell’ordine e degli operatori della sanità, dei nostri cittadini nel loro complesso – scrivono Conte e Sanchez – è tempo di pensare alla riattivazione delle nostre economie e alla ripresa della normalità”.

Il ritorno alla “nuova” normalità può già avvenire almeno all’interno dell’Ue. Per i confini esterni, invece, bisognerà attendere fino al primo luglio.

Redazione Madrid

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