Amarcord: dieci anni senza il nostro Deportivo Italia

Una foto storica del Deportivo Italia. Cortesia

CARACAS – Il primo amore non si scorda mai, lo cantano gli artisti, lo scrivono i poeti, ce lo dicono gli attori delle commedie romantiche. Oltre al primo bacio, il primo amore ci apre un mondo di possibilità e ci aiuta a scoprire aspetti della vita che ci accompagneranno sempre. Questa storia d’amore può sbocciare anche per una squadra di calcio.

Nel mio caso, questa love story, nasce il 12 ottobre 1986, quel giorno per la prima volta visitavo uno stadio di calcio. In quell’occasione le protagoniste in campo erano il Deportivo Italia e Mineros de Guayana. Appena vista quella squadra con la maglia azzurra, uguale a quella della nazionale italiana, é stato amore a prima vista. Poi, se aggiungiamo che quel giorno gli azzurri s’imposero per 1-0 con una zuccata vincente del brasiliano Faud Chame, il quadro è completo!!!

Qualche anno dopo, ho avuto la fortuna di intervistare alcuni dei campioni che erano in campo quel 12 ottobre 1986, questi calciatori sono Walter Pacifici, Donato Mucci e Roberto Cavallo De Robertis.

Questa squadra fondata da emigranti italiani il 18 agosto 1948 ha scritto pagine importanti non solo nella Primera División, ma anche nella Coppa Libertadores.

Il Deportivo Italia può vantare che é stata la prima squadra venezuelana a partecipare alla Coppa Libertadores, la prima che ha vinto contro una brasiliana, la prima che ha segnato un gol, la prima che ha vinto in trasferta. Ma la cosa più importante, la prima ed unica che sia riuscita ad espugnare lo storico Maracaná di Rio de Janeiro.

Nel suo palmarés ci sono 5 scudetti e 3 Coppe Venezuela. Hanno indossato questa maglia campioni come Carlos Eduardo Gómez Lucchesi, Vito Fasano, Augusto Nitti, Carlos “Chiquichagua” Marín, Gilberto Angelucci, Gabriel Cichero, Franco Rizzi, Vicente Suanno e tanti altri.

Poi la squadra ha iniziato a cambiare nomi, vedi i vari Deportivo Chacao, Deportivo Italchacao, il ritorno al Deportivo Italia. Infine, in una tragica giornata sportivamente parlando, la squadra ha cambiato non solo proprietà ma anche nome. Frantumando il cuore e la passione di tanti italo-venezuelani che seguivano le sorti di questa squadra ogni domenica.

(di Fioravante De Simone)