Amarcord: tre anni fa la Real Academia chiudeva al secondo posto nel Torneo “Un calcio senza frontiere”

CARACAS – Tre anni fa, la Real Academia di San Antonio de Los Altos era in tournée in Italia. I venezuelani stavano partecipando al torneo “Un calcio senza frontiere”, manifestazione sponsorizzata dal marchio Nike. La loro avventura é arrivata fino in finale dove sono stati battuti per 2-1 dalla Virtus Junior Napoli. L’incontro con la formazione partenopea era andato in scena nella Polisportiva Nike di Pellezzano di Salerno. I venezuelani parteciparono nella categoría Pulcini 2006.

Prima di prendere parte alla manifestazione del noto marchio ellenico-statunitense, la Real Academia aveva partecipato alla “XXVIII edizione del torneo di calcio giovanile Cittá di Cava dei Tirreni” dove chiuse tra le migliori otto.

La formazione presieduta da Hector Heraldo Uribe non tornó a casa con le mani vuote: oltre alla coppa per il secondo posto nel torneo “Calcio senza frontiere” mise in bacheca il Trofeo Vincenzo Pellegrino, riservato al giocatore – e in questo caso alla squadra – più comunicativa. Il premio messo in palio dal giornalista Antonio Di Giovanni è andato ai sudamericani per la gran voglia di partecipare alla tournée italiana, nonostante i problemi che stava attraversando il Venezuela.

Quella partecipazione fu possibile grazie all’impegno e al lavoro della Promo-Inter. L’associazione sportiva dilettantistica, presieduta dall’italo-venezuelano Tomás Coppola, che é stata costituita proprio per promuovere i rapporti sportivi e culturali tra l’Italia ed il Sudamerica. Nel 2016 la Real Academia di San Antonio de los Altos ha anche partecipato in un torneo in Argentina, dove ha lasciato il segno portando in alto il nome del Venezuela.

“Il bilancio è assolutamente positivo – spiegava Coppola -. I nostri ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con il calcio italiano, onorando al meglio i colori del Venezuela. La Promo-Inter, anche nei prossimi anni, continuerà a promuovere gli scambi culturali, sportivi e sociali tra l’Italia e il Sud America”.

(di Fioravante De Simone)