Agguato per vendicarsi dello stupro, tutti arrestati

Il frontalino di un'auto pattuglia dei Carabinieri.
Il frontalino di un'auto pattuglia dei Carabinieri. (ANSA)

MILANO. – Per quasi un anno ha mantenuto il segreto di quella violenza subita da 3 ragazzi pachistani dopo una serata in discoteca a Novate Milanese (Milano), è rimasta in silenzio per la vergogna, per la paura del giudizio degli altri. Un peso enorme per una ragazza di 16 anni. Finché si è confidata con il proprio fidanzato di un anno più grande, assieme al quale ha progettato un piano per vendicarsi del suo aggressore.

Con la complicità di un amico 17enne lo hanno accoltellato dopo averlo attirato in una trappola e poi hanno raccontato ai carabinieri che lo straniero si era ferito da solo. Sono 6 i ragazzi arrestati al termine di questa storia di vendetta e bugie. Da una parte i tre italiani minorenni, accusati di tentato omicidio, tentata rapina e porto abusivo d’armi; dall’altra i 3 pachistani (di 19, 25 e 37 anni) per violenza sessuale di gruppo.

L’indagine “All about love” è iniziata alle 20 del 12 novembre 2019, quando il 118 ha soccorso un 19enne del Pakistan, accasciato su una panchina della stazione di Novate Milanese per una profonda coltellata al fianco. Mentre i Carabinieri della compagnia di Rho recuperavano un coltello a serramanico gettato a poca distanza, il giovane subiva un’operazione d’urgenza all’ospedale Niguarda che gli ha salvato la vita in extremis.

In poche ore i militari hanno scoperto che era stato aggredito da due ragazzi mentre si trovava in compagnia di una minorenne. Quest’ultima, ascoltata come testimone, ha spiegato subito di aver fissato un appuntamento con il pachistano per comprare un iPhone usato che avrebbe voluto regalare al fidanzato. In quell’occasione ha anche rivelato che alcuni mesi prima il venditore aveva abusato di lei assieme a due connazionali. Li aveva invitati a casa dopo una serata e loro avevano approfittato di lei mentre era ubriaca.

La sua versione dell’accoltellamento era stata questa: sapendo della violenza, il suo fidanzato e un amico l’avevano accompagnata e si erano tenuti a distanza per controllarla, quando il pachistano ha tentato di molestarla di nuovo, sono intervenuti dando il via a una colluttazione. Il 19enne avrebbe quindi estratto un coltello e nella concitazione si sarebbe ferito accidentalmente da solo.

Gli investigatori hanno sentito anche i due ragazzi, ottenendo la stessa storia. Ma il loro racconto è stato smentito dagli accertamenti. I tre volevano solo vendicarsi del pachistano, così lo hanno attirato nella trappola sperando di poterlo anche rapinare dei soldi che aveva con sé, una sorta di risarcimento danni.

(di Salvatore Garzillo/ANSA)

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