Alitalia lavora al piano. Faro Ue sulle scelte

Un aereo Alitalia prende il volo.
Un aereo Alitalia prende il volo. (ANSA)

ROMA.  – Nominati i nuovi vertici di Alitalia, il prossimo passo da fare per il management sarà mettere a punto un piano industriale in grado di rilanciare la compagnia ma anche fare chiarezza sul numero dei dipendenti che faranno parte della Newco e dimostrare alla Commissione Ue che c’è discontinuità tra la vecchia Alitalia e la nuova.

“Non possiamo commentare nello specifico ma siamo in contatto con le autorità italiane su questo” dossier, afferma la portavoce della commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, rispondendo a chi le chiede se il passaggio del numero due di Alitalia Fabio Lazzerini, da capo dell’unità di business della compagnia ad amministratore delegato, sia in linea con la discontinuità chiesta dalla Ue.

“In generale, la Commissione analizza la discontinuità economica usando un set di criteri tra cui il prezzo di trasferimento, la tempistica del trasferimento e la logica economica della transazione”, spiega la portavoce, ma sottolineando che per ora su Alitalia “non possiamo prendere posizione”.

Le nomine di Lazzerini e di Francesco Caio, come presidente, sono state ben accolte dai sindacati per le loro “competenze”, che però ora chiedono un incontro urgente con l’azienda per pianificare il futuro della Newco.

“Finalmente, dopo più di tre anni di gestione commissariale, si è sbloccata la nomina dei vertici di Alitalia per l’avvio della Newco, attendiamo ora il completamento della squadra manageriale e, soprattutto, la presentazione del piano industriale”, afferma il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia.

Entrambi “possono attuare quel rilancio efficace e competitivo che l’Associazione auspica da tempo con un piano industriale lungimirante, necessario alla rinascita della compagnia”, aggiunge il presidente dell’Associazione nazionale piloti, Marco Veneziani.

Sulla stessa linea l’Anpav che parla di nomine di “peso”. Ma “adesso bisogna procedere rapidamente al confronto e alla condivisione di un piano industriale di rilancio che per la prima volta dovrà vedere anche la presenza dei lavoratori nell’organismo di sorveglianza della Newco, che genera circa 30.000 posti di lavoro tra dipendenti diretti ed indotto”, spiegano il segretario generale, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Ivan Viglietti, della Uiltrasporti.

Mentre il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, sottolinea che “ora vanno colte le opportunità che un lavoro condiviso con le organizzazioni sindacali può garantire per il rilancio della compagnia di bandiera”, precisando inoltre che “nessuno deve essere escluso, salvaguardando gli asset di volo, manutenzione, handling ed investendo nel settore cargo”.

Circa il piano industriale, nei giorni scorsi il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha specificato che ci sono delle linee guida per la nuova Alitalia che dovrà essere fondata sul lungo raggio, la razionalizzazione della flotta, il mantenimento dell’occupazione, lo sviluppo del settore cargo.

Un punto di riferimento, secondo quanto trapela, sarebbe il modelo Tap: sia da un punto di vista di struttura societaria che di rinnovamento della flotta. La compagnia aerea portoghese ha puntato su aerei di nuova generazione, che le hanno permesso di abbassare il consumo di carburante, e ha poi prediletto il lungo raggio rispetto al medio per generare ricavi.

Intanto domani uno degli ex pretendenti di Alitalia sarà ascoltato in audizione alla Commissione Trasporti della Camera: è l’imprenditore colombiano German Efromovich, che nei mesi scorsi aveva presentato una manifestazione di interesse per la ex compagnia di bandiera.

(di Alfonso Abagnale/ANSA)

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