Calcio femminile, Pamela Conti: “Dobbiamo qualificarci per il Mondiale del 2023!”

L'italiana Pamela Conti ha diramato la lista dei convocati per la Coppa Turchia.

CARACAS – Pochi giorni fa, la Fifa ha annunciato che i prossimi mondiali di calcio femminile del 2023 si terranno in Australia e Nuova Zelanda. La candidatura congiunta presentata dalle due federazioni ha ricevuto 22 dei 35 voti validi espressi dai membri del Consiglio Fifa al primo scrutinio, mentre la candidatura colombiana ne ha ottenuto 13.

Appena resa nota la notizia, l’italiana Pamela Conti allenatrice della Vinotinto femminile ha dato il suo parere sulla scelta della sede e dove spera di essere tra le protagoniste in campo.

“Speravo che la Coppa del Mondo si disputasse in Colombia,  per la prima volta nella storia il torneo si sarebbe disputato in Sudamerica. Però considero che l’Australia e la Nuova Zelanda hanno tutte le carte in regola per organizzare un evento cosí importante” spiega l’allenatrice siciliana in un comunicato stampa.

L’edizione del 2023 avrà la novità delle 32 squadre e sarà la prima ad essere ospitata da Australia e Nuova Zelanda, oltre che da due federazioni di confederazioni diverse. “Per essere presenti alla kermesse iridata dipendiamo da noi stesse” dice la Conti.

Per essere tra le protagoniste della Coppa del Mondo 2023, la Vinotinto femminile dovrà disputare un’ottima Coppa America. L’allenatrice italiana, da quando ha assunto la guida della nazionale, non smette di lavorare, si è posta come meta essere la prima a portare questa nazionale al massimo evento calcistico.

“Sarà un cammino difficile, ma dobbiamo essere all’altezza della situazione per portare a casa uno dei ticket per l’Australia e la Nuova Zelanda. Siamo ottimiste e sappiamo che nel gruppo c’é tanta qualità che ci può aiutare a raggiungere la meta. Non sarà facile, ma saremo il sassolino nella scarpa di tutte le squadre nella Coppa America”.

“Adesso, causa del Covid-19, lo staff tecnico della Vinotinto femminile lavora con le sue calciatrici tramite videoconferenza, ma non vedo l’ora che finisca la quarantena per lavorare con il gruppo sul campo”.

(di Fioravante De Simone)

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