Spal avanti 2-0, Leao e un autogol salvano il Milan

L'allenatore del Milan Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic.
L'allenatore del Milan Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic. ANSA / ELISABETTA BARACCHI

FERRARA. – La Spal accarezza a lungo il colpaccio che rilancerebbe le ambizioni salvezza e che saprebbe di storia (mai al Mazza ha battuto il Milan; 8 pari e 10 sconfitte); va avanti 2-0 in 29′, poi resta in 10 a fine primo tempo e nella ripresa subisce l’assedio del Milan senza soffrire esageratamente. Poi un liscio di Tomovic e un autogol di Vicari nel finale sanciscono un 2-2 che non serve a nessuno. Biancazzurri in ginocchio, rossoneri poco brillanti per la corsa ad un posto in Europa.

La Spal parte attenta e concentrata. Cerca di concedere poco e di pizzicare in contropiede. Il Milan è distratto, forse con la pancia piena. Pigro. E in meno di mezzora finisce sotto di due reti. Al 13′ mischia in area rossonera da angolo, possibile fallo di mano di Gabbia e in troppi si fermano. Dabo è invece lesto, appoggia per Valoti che nei pressi del dischetto tocca rasoterra e batte l’immobile Donnarumma.

Palla al centro ed i rossoneri perdono Castillejo per un guaio muscolare. La reazione milanista è tutta in un destro di Calhanoglu (su numero di Paqueta) che costringe Letica ad una bella parata in tuffo. Al 20′ la gemma di Floccari, al primo gol stagionale: non segnava dal maggio 2019. Rinvio di Letica, testa di Romagnoli e poi di Dabo. Sul batti e ribatti a centrocampo, la punta spallina da trenta metri spara un destro di controbalzo che finisce all’incrocio: 2-0 per i biancazzurri.

Il Milan accusa il colpo, attacca ma il ritmo è lento. Al 36′, però, l’acuto: Rebic mette in mezzo all’area, velo di Saelemaekers e Calhanoglu di rimorchio insacca. L’arbitro convalida, il Var annulla per fuorigioco di Rebic. I colpi di scena, comunque, non finiscono. Minuto 42′: D’Alessandro in ritardo su Hernandez a centrocampo, in scivolata prende palla e tibia. É cartellino rosso.

Nell’intervallo le squadre cambiano volto: il Milan toglie un terzino (Calabria) e mette Leao per un 4-3-1-2, la Spal sostituisce Valoti (problemi muscolari) ed inserisce Missiroli poi inietta l’energia di Fares per Floccari. In dieci, ovviamente, servono gambe e sacrificio per un 4-4-1.

Per dodici minuti il Milan attacca a pieno organico ma combina poco: diversi tiri fuori asse da lontano e un colpo di testa di Saelemaekers che Vicari spazza nei pressi dell’area piccola.

La gara ristagna, così al 19′ Pioli mette dentro Ibrahimovic che torna dopo l’infortunio al polpaccio rimediato in allenamento un paio di settimane fa. La gara è però un’ecatombe di problema muscolari, perché al 21′ esce Bonifazi (coscia dolente) ed entra Salamon.

Subito, Ibra si fa vedere: cross di Saelemaekers e incornata dello svedese che va alta. Il Milan gioca il tutto per tutto: fuori Bennacer e dentro l’incursore Bonaventura. Al 28′ ennesimo infortunio: fuori Fares (coscia sinistra), entra Strefezza.

I rossoneri spingono, combinano poco. Però al 34′ su cross innocuo di Laxalt ecco Tomovic che stecca e liscia la palla: Leao va di piatto da centroarea ed accorcia. Il nervosismo cresce.

Il Milan si riversa nella metà campo estense, mister Di Biagio battibecca con l’arbitro in un paio di circostanze: doppio giallo ed espulsione. Il finale diventa un assurdo, perché la Spal deve incassare anche l’infortunio del portiere Letica (fastidio inguinale) che non può uscire in quanto le sostituzioni sono esaurite.

E proprio quando i biancazzurri stanno assaporando il successo ecco il pari: traversone di Saelemaekers dalla trequarti a cercare Ibrahomovic: Vicari in scivolata, per anticipare la punta rossonera, infila il proprio portiere. É il terzo minuto di recupero. Il match finisce qui.

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