Record nuovi posti lavori in Usa, volano le borse

Operatori nella Borsa di New Yopk.
Operatori nella Borsa di New York. a Wall street. EPA/JUSTIN LANE

NEW YORK.  – La ripresa dall’emergenza coronavirus accelera. L’economia americana crea in giugno la cifra record di 4,8 milioni di nuovi posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione che cala all’11,1%.

Donald Trump festeggia i dati “spettacolari”, e lo stesso fanno le borse. Le piazze finanziarie europee chiudono tutte in positivo, con Milano che segna un rialzo del 2,88%. Wall Street vola con il Nasdaq che aggiorna il suo nuovo record storico.

Nonostante la ripartenza la strada per recuperare i posti di lavoro persi con la pandemia è ancora lunga: gli Stati Uniti hanno infatti recuperato finora solo 7,5 dei 22 milioni di posti persi da marzo, quando sono scattati i lockdown. E sulla ripresa in atto pesa il recente balzo dei nuovi contagi nella maggior parte degli stati americani.

Solo nelle ultime 24 ore i nuovi casi di coronavirus sono stati oltre 50.000, una cifra mai vista neanche nel pieno della pandemia. Il timore ora è quello di nuove chiusure che rischiano di compromettere i progressi sanitari ed economici.

“L’economia torna a ruggire”, dice soddisfatto Trump che sull’economia si gioca la campagna elettorale e altri quattro anni alla Casa Bianca. Il presidente e la sua amministrazione intendono fare il possibile a sostegno dell’economia che, a causa del coronavirus, ha interrotto il periodo di crescita più lungo della sua storia.

I repubblicani, forti dell’appoggio di Trump, hanno avviato contatti preliminari con i democratici per un nuovo possibile terzo pacchetto di aiuti all’economia che andrebbe ad aggiungersi ai 3.000 miliardi di dollari di fondi pubblici sta stanziati, senza contare le misure messe in campo dalla Fed.

Fra le ipotesi c’è quella di un nuovo taglio delle tasse, anche se appare una strada in salita vista la contrarietà di alcuni repubblicani e dei democratici.Un nuovo stimolo punterebbe a mettere l’economia al riparo dai rischi al ribasso che, come ribadito più volte dalla Fed, sono molti.

Il primo fra tutti è quello del coronavirus: se non sarà mcontenuto – ha messo in guardia Jerome Powell – i pericoli aumenteranno perché si andrà a intaccare la fiducia dei consumatori che è essenziale per la ripresa. “Siamo all’inizio di una lenta ripresa”, avverte l’economista Marianne Wanamaker.

“La ripresa stagnerà se non riusciremo a tenere il virus sotto controllo”, aggiunge.   L’attenzione è quindi alta, così come sono persistenti gli inviti delle autorità a indossare la mascherina. Farlo – secondo le stime di Goldman Sachs – salverebbe vite umane e metterebbe al riparo il pil da un possibile crollo del 5% nel caso di nuovi lockdown.

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