Arriva il vademecum per stare alla larga dal coronavirus

Personale scientifico al lavoro in un laboratorio in Israele.

TEL AVIV. – Mentre nel governo israeliano si susseguono riunioni straordinarie per far fronte al coronavirus, il ministero della sanità ha pensato di divulgare un sintetico vademecum che aiuta il cittadino ad orizzontarsi fra i molteplici pericoli di contagio incombenti su di lui.

Prima di uscire di casa basterà dare una rapida occhiata al depliant, che ostenta colori sgargianti. Si va dal rosso porpora, che indica i luoghi più a rischio, poi si passa all’arancione – dove comunque conviene mantenere un alto livello di prudenza, incluse le mascherine ed il distanziamento sociale – per finire nelle zone gialle, dove si può operare con relativa sicurezza e tirare un sospiro di sollievo.

Lo schema è stato realizzato da “oltre 500 epidemiologi” per il sito ‘informationisbeautiful.net’. Il ministero della sanità israeliano lo ha poi trovato attendibile e pertinente con la realtà locale.

“Un livello di rischio elevato” è previsto innanzi tutto per chi frequenta locali notturni. Ma appena un gradino sotto sono indicati altri luoghi pericolosi: “Sinagoghe, chiese, moschee”, nonchè stadi e pub. I matrimoni sono collocati in una zona rosso pallido, assieme con “abbracci e strette di mano”.

Poi si entra nelle zone arancioni con “voli aerei” (peraltro improponibili al momento per gli israeliani) e con gli spostamenti in autobus o in treno. Scuole e cinema sono in piena area arancione assieme con i “casinò” (altra realtà inesistente per gli israeliani).

Nelle zone in giallo ci sono i centri commerciali, i picnic e le spiagge. Un giallo molto sbiadito è riservato infine ai rifornimenti di carburante. L’israeliano apprensivo, in conclusione, potrà godersi momenti di relax trascorrendo qualche ora d’aria nelle stazioni di benzina.

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