Colombia: nuovo caso abusi su minori indigene da soldati

Militari dell'esercito colombiano corrono durante esercizi militari.
Militari dell'esercito colombiano durante esercizi militari. EPA/LEONARDO MUNOZ

ROMA. – La procura generale della Colombia ha confermato l’arresto e la detenzione preventiva di due soldati della terza divisione dell’Esercito accusati di aver abusato sessualmente di due minori indigene della comunità El Sol de los Pastos, nel dipartimento di Narino.

Si tratta di un nuovo caso di violenza sessuale su bambine aborigene in Colombia dopo quello che ha sconvolto il Paese a fine giugno, in cui sette militari colombiani hanno confessato di aver partecipato in una zona rurale del dipartimento di Risaralda allo stupro di gruppo di una bambina indigena di 12 anni dell’etnia embera-katío sequestrata il 22 giugno.

Secondo quanto riportato dal quotidiano El Espectador, il 2 luglio i soldati avrebbero violentato due bambine della comunità indigena di El Sol de los Pastos, situata nel distretto di Carchi nel comune di Carlosama. Questa domenica, i militari sono stati esclusi dall’esercito e, successivamente, catturati e perseguiti, ha dichiarato l’ufficio del procuratore generale.

Come riferito venerdì dalla terza divisione dell’Esercito, “l’unità, non appena venuta a conoscenza di questi eventi, ha informato prontamente le autorità e le entità competenti”. Immediatamente, è stata aperta un’indagine disciplinare e i soldati sono stati trasferiti.

Questa domenica, il generale Eduardo Zapateiro, comandante dell’istituzione militare, ha annunciato di aver escluso i soldati dalla forza pubblica.

Il 1 luglio, Zapateiro aveva reso noto che dal 2016, 118 membri dell’esercito erano stati coinvolti in casi di abusi sessuali su minori, e che 45 militari erano stati espulsi dall’istituzione fino a quel momento, ma ha annunciato più sanzioni.

Due giorni dopo, il generale ha infatti annunciato di aver ritirato altri 31 funzionari dall’istituzione, portando a 76 militari il totale di coloro che hanno lasciato l’esercito a causa di casi di violenza sessuale su minori.