Meno tasse e scuola smart, ecco il Piano riforme

Personale scientifico al lavoro in un laboratorio farmaceutico.
Personale scientifico al lavoro in un laboratorio farmaceutico. (ANSA)

ROMA. Riforma “complessiva” del fisco, anche tagliando i sussidi dannosi per l’ambiente, e nessun condono. Investimenti in ricerca, trasporti, banda larga e per una scuola “Smart”.

Insieme al sostegno ad alcuni settori “strategici” dalla farmaceutica al biomedicale, dall’auto alla siderurgia – compresa la transizione green dell’Ilva di Taranto – all’edilizia, dal turismo e alla cultura.Il governo ha approvato in Consiglio dei ministri il Piano nazionale di riforma aggiornato al nuovo scenario determinato dal Coronavirus.

Il documento traccia le linee essenziali del Programma di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan) che il Governo presenterà a settembre per accedere ai nuovi fondi europei anti-Covid. Con la promessa di un piano decennale di rientro dall’altissimo debito, schizzato oltre il 155% con il tracollo del Pil che, secondo le ultime stime Ue toccherà il record di -11,2%.

Contro una crisi “devastante” non c’è “tempo da perdere” scrive in premessa il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, delineando le tre linee “strategiche” del piano: modernizzazione del Paese; transizione ecologica; inclusione sociale e territoriale e parità di genere.

Uno dei punti chiave sarà “il rilancio degli investimenti pubblici” da portare “sopra il 3% del Pil”, puntando su “sviluppo delle reti di telecomunicazione e di trasporto, green economy, protezione dell’ambiente, l’attenuazione dei rischi idrogeologici e sismici; la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dell’istruzione”.

Previsto anche un aumento “delle spese per istruzione e ricerca” di quasi 7 miliardi in 3 anni e la copertura con la fibra di tutte le scuole nei prossimi due anni.

Per aiutare le famiglie si pensa anche all’introduzione di un bonus per Internet e acquisto di Pc e tablet da 500 euro per le famiglie sotto i 20mila euro di Isee, e di 200 euro per quelle con redditi più elevati.

Il piano guarda anche alla promozione degli investimenti privati nell’economia reale e per consolidare il patrimonio delle imprese e favorirne la crescita, oltre a puntare sull’incentivo al rientro in Italia.

Previsto nel medio termine anche un pacchetto di riforme per  “rafforzare la competitività dell’economia e a migliorare l’equità, l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale”.

Tra queste: giustizia e scuola – anche per “ridurre il disallineamento fra le qualifiche richieste dalle imprese e quelle disponibili”.