Lazio ko anche a Lecce, per scudetto sempre più dura

Jacopo Petriccione (R) e Gabriel in azione nella partita Lecce-Lazio.
Jacopo Petriccione (R) in azione nella partita Lecce-Lazio. ANSA/ABBONDANZA SCURO LEZZI

ROMA. –  Sconfitta al Via del Mare di Lecce e addio alle ambizioni scudetto. Per la Lazio di Simone Inzaghi doveva essere la partita del riscatto dopo il ko con il Milan e invece,  in vantaggio dopo appena 5′ con Caicedo, i biancocelesti si fanno rimontare dai gol di Babacar e Lucioni.

Per il Lecce prima vittoria dopo 6 ko consecutivi e tre punti salvezza che costringono domani il Genoa a rispondere con il Napoli.

Inzaghi fa riposare per tutto il primo tempo Milinkovic-Savic in panchina, a centrocampo tocca a Parolo mentre in avanti tornano Caicedo e Immobile dalla squalifica. Out Lapadula, in attacco Liverani punta invece su Saponara trequartista alle spalle di un ispirato Falco in coppia con Babacar.

Il Lecce parte col turbo e segna subito un gran gol con Mancosu al 2′, ma l’arbitro Maresca grazie al Var annulla la rete per un evidente tocco di braccio a inizio azione. Sugli sviluppi la Lazio passa grazie a un regalo di Gabriel che facilita Parolo al tiro e sulla respinta è Caicedo che al 5′ si fionda sul pallone e realizza il suo nono gol stagionale.

Una volta in vantaggio, la Lazio si limita ad amministrare le forze e ripartire in contropiede, è il Lecce che conduce il gioco passando spesso per un propositivo Barak. Al 24′ Gabriel si riscatta dell’errore sul gol negando a Immobile il raddoppio e alla mezzora è il Lecce a trovare il gol del pareggio: cross dal fondo di Falco e colpo di testa di Babacar all’angolino.

Al 38′ un presunto tocco di braccio di Falco in area porta la Lazio a reclamare il rigore ma dopo lunga valutazione al Var decide che non è rigore. Quello che invece viene concesso (anche qui dopo lunga valutazione di Maresca al Var) al Lecce poco prima dell’intervallo per un tocco di mano di Patric in area su affondo di Calderoni dopo un pasticcio della difesa biancoceleste: tira Mancosu, ma la palla finisce alle stelle. Primo errore dopo 8 su 8 dal dischetto del capitano giallorosso.

Ripresa che inizia con tre cambi per la Lazio: dentro Milinkovic, Luiz Felipe e Lukaku, fuori Leiva, Radu e Jony. Subito pericolosi i salentini con Mancosu che prova a rifarsi dalla distanza, tiro deviato. Ma il gol arriva dal corner con Lucioni che spunta di testa e brucia la timida marcatura di Acerbi.

Dopo appena 5′ Liverani perde Babacar per infortunio, al suo posto Majer. Al quarto d’ora occasione ghiotta per la Lazio sotto porta, ma Parolo e Milinkovic si ostacolano e finisce in un nulla di fatto.

Ci prova anche Luis Alberto dalla distanza, poi è un salvataggio di Petriccione sulla linea di porta a negare il pari a Luiz Felipe. A 15′ dal termine è il Lecce dopo la girandola di cambi ad annusare la chance di chiudere il match ma Strakosha si supera su Mancosu.

Nel finale Inzaghi tenta il tutto per tutto inserendo Adekanye per Lazzari per una Lazio a trazione anteriore. Ed è proprio il giovane nigeriano naturalizzato olandese che di testa impegna Gabriel in un super intervento in angolo.

Nel finale brutto episodio in area leccese: Patric rifila un morso al braccio di Donati, il Var lo pesca ed è rosso diretto. Il tutto allunga fino a 10 i minuti di recupero, Milinkovic impegna ancora Gabriel ma non è giornata.

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