Ancora caos autostrade liguri. Ponte, si asfalta

Vista generale del nuovo ponte di Genova costruito in sostituzione del Morandi crollato
Vista generale del nuovo ponte di Genova costruito in sostituzione del Morandi crollato. ANSA/LUCA ZENNARO

GENOVA. – Nuovo maxi ingorgo nel nodo autostradale genovese con code fino a 16 chilometri per le ispezioni a tappe forzate in corso sulle gallerie nella tratta gestita da Autostrade. La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha assicurato che nell’arco dei prossimi dieci giorni saranno completati i controlli, ma le polemiche si sono fatte infuocate con il presidente della Liguria Giovanni Toti che per l’ennesima volta ha chiesto al Mit di rivedere il piano “folle” sulle ispezioni.

Procedono intanto i lavori del nuovo ponte di Genova, dove è partita l’asfaltatura. Il ‘tappeto’ di circa 7 centimetri viene posato dal centro del ponte verso le estremità e considerando che ci mettono circa un giorno per fare mezza carreggiata dovrebbero servire 4-5 giorni di lavoro per completare questa fase, per passare quindi alla posa dello strato di usura, con la stesura di un’ulteriore parte di asfalto di 4 centimetri.

Il tappo sulla rete autostradale ligure si è creato questa volta a Genova Ovest: l’ispezione notturna nel tunnel Zella non si è concluso all’alba come previsto creando una strozzatura sulla A7 Milano-Genova. Verso le 8.20 la barriera di Genova Ovest in entrata verso Milano è stata riaperta, ma nella direzione opposta è rimasta chiusa creando una coda fino a 16 chilometri tra Ronco Scrivia e l’unica uscita possibile, a Bolzaneto, per i transiti verso le riviere.

La chiusura della tratta nelle prime ore del giorno aveva portato invece fino a dieci chilometri di coda tra Genova Nervi e il bivio tra A12/A7, con relativa congestione anche della viabilità ordinaria alternativa, ancora una volta su lungomare Canepa e sulla Guido Rossa, le principali arterie cittadine di collegamento al porto. Va anche ricordato che da quasi due anni tra la A7 e la A10 Genova-Ventimiglia verso ponente è venuto a mancare il raccordo dell’ex ponte Morandi.

Nel corso della giornata la situazione si è in gran parte normalizzata ma solo un rallentamento del traffico nel pomeriggio ha ridotto a 6 chilometri la coda verso Busalla sulla Milano-Genova. A quel punto un nuovo imbuto si era creato sulla A26 Genova-Gravellona dove tra il bivio con la diramazione per la A7 e Masone si sono creati 7 chilometri di coda per lavori.

Quanto alle previsioni sui cantieri, “nei prossimi 10 giorni terminiamo tutti i controlli e la programmazione degli interventi potrà essere fatta da qui alla fine dell’anno”, ha assicurato la ministra De Micheli. “Nel decreto semplificazioni c’è una norma per cui gli interventi verranno programmati sulla base della gravità”, ha chiarito.

Ieri il Mit ha annunciato l’emanazione di un’apposita circolare che supera quella del ’67 e introduce la possibilità di metodi innovativi di indagine nelle gallerie, restando immutati gli obblighi vigenti per i concessionari sulla sicurezza.

“Le sorprese brutte sono tante, a partire dal fatto che stamani sulla Milano-Genova una galleria non ha riaperto e la città è andata in tilt, il ministero non sta rispondendo alla 35esima lettera, appello, denuncia, istanza, ordinanza con cui chiediamo di rivedere questo piano folle”, ha commentato Toti. “Sono sordi a ogni tipo di linguaggio”, “proveremo a tradurre in tre lingue i nostri appelli”.

(di Sabina Rosset/ANSA)