Golf: Ryder Cup, lo show di Roma slitta al 2023

Il trofeo della Ryder-Cup del 2012. Immagine d'archivio.
Il trofeo della Ryder-Cup del 2012. Immagine d'archivio. ANSA/EPA)

ROMA. – Per il grande show annunciato della Ryder Cup italiana bisognerà aspettare un anno in più. L’edizione romana della super sfida di golf tra Europa e Stati Uniti, in programma nella Capitale dal 30 settembre al 2 ottobre 2022, slitta al 2023 a causa del rinvio, dovuto all’emergenza sanitaria, di quella americana che passa dal 2020 al 2021.

“Per noi non cambia nulla perché eravamo pronti a rispettare tutte le tempistiche. Prendiamo atto e condividiamo la decisione congiunta della PGA of America e della Ryder Cup Europe. Questo evento rappresenta una vetrina internazionale che mette l’Italia al centro del mondo. Un’opportunità anche per lo sviluppo del turismo e il rilancio dell’occupazione” le parole di Franco Chimenti, numero 1 della Federazione Italiana Golf e vicepresidente vicario del Coni.

“Avremo maggior tempo per lavorare e rendere ancora più único e speciale il grande appuntamento di Roma. Ma non nascondo il dispiacere. In questi quattro anni abbiamo lavorato duramente e con grande rigore” sottolinea Gian Paolo Montali, direttore generale del Progetto Ryder Cup-

“L’Italia, Paese che vanta una storia straordinaria per l’organizzazione di eventi sportivi mondiali, avrà ulteriore tempo per prepararsi ad ospitare il più grande martch a squadre di golf”. Così Guy Kinnings, direttore della Ryder Cup Europe.

Tutto scaturisce dalla decisione della PGA of America che, dopo un lungo tira e molla, è stata costretta ad arrendersi al Coronavirus. Decidendo di posticipare l’appuntamento del Wisconsin, rinviando tutto a settembre (21-26) 2021 quando il torneo andrà in scena sul percorso del Whistling Straits Golf Course di Kohler.  Fondamentale, per la scelta del rinvio, il parere del Centers for Disease Control and Prevention.

“Gli esperti sanitari e le autorità pubbliche del Wisconsin non potevano fornirci garanzie sulla possibilità di organizzare responsabilmente a settembre un evento con migliaia di spettatori”. Così ha motivato la scelta Seth Waugh, CEO della PGA of America.

Effetti a cascata su tutte le altre Ryder Cup fino all’edizione del 2037. Ma non solo. Rinviata di un anno pure la President’s Cup, match tra Usa e Resto del mondo (ad eccezione dell’Europa), che si disputerà dal 19 al 25 settembre 2022.

Già un’altra volta la Ryder Cup era stata posticipata: era accaduto nel 2001, dopo gli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre, e il torneo h fu rinviato all’anno successivo. Con la Ryder Cup che tornerà dunque a disputarsi negli anni dispari.

Si definisce così una vicenda che tanto aveva fatto discutere in questi mesi con i big del golf mondiale, da Rory McIlroy (numero 1 del ranking) a Jon Rahm, che senza giri di parole si sono opposti fortemente all’ipotesi di una Ryder Cup, quella statunitense, a porte chiuse.

“Mai realmente percorribile”, come spiegato dalla PGA of America, “dal momento che il pubblico caratterizza in maniera unica e inimitabile, la Ryder Cup”.

“Scelta corretta vista la situazione sanitaria a livello mondiale”.  Questo il parere condiviso di Steve Stricker e Padraig Harrington, rispettivamente capitani del Team Usa ed Europe alla Ryder 2021.

Dopo le Olimpiadi di Tokyo, slittate al 2021, l’emergenza Coronavirus rinvia – tra i tanti appuntamenti – anche un altro baluardo dello sport mondiale 2020: la Ryder Cup americana.

La scelta si riflette sullo spettacolo di Roma, per cui bisognerà aspettare il 2023 (le nuove date verranno decise in seguito).