Merkel: “Ue davanti abisso, serve intesa entro estate”

La cancelliera tedesca Angela Merkel.
La cancelliera tedesca Angela Merkel. (ANSA)

BRUXELLES.  – La presidente di turno della Ue, Angela Merkel, arriva a Bruxelles e prende subito in mano le redini del negoziato sul futuro dell’Europa.

Davanti al Parlamento europeo chiede un accordo su Recovery fund e bilancio pluriennale entro l’estate, ma sa che non sarà facile convincere alcuni dei suoi colleghi, ad esempio i frugali del Nord, che in quelle stesse ore si riunivano per rialzare le barricate in vista del vertice della prossima settimana. Oppure i Visegrad, con l’ungherese Orban che già azzera le aspettative sull’appuntamento del 17-18.

“L’obiettivo comune è trovare un’intesa rapidamente”, cioè “entro l’estate” sul Recovery fund “perché tutti abbiamo un monito davanti agli occhi: l’abisso della crisi economica, non possiamo perdere tempo”, ha detto la Merkel nella sua prima visita alle istituzioni europee da presidente di turno della Ue.

Le priorità del suo semestre coincidono perfettamente con il programma di lavoro della Commissione: digitale e green deal in testa a tutto, per modernizzare l’Europa e renderla competitiva col resto del mondo. Ma niente si può muovere, se prima non c’è l’accordo sul bilancio 2021-2027 e sul Recovery fund.

Per questo la cancelliera invita più volte i suoi colleghi capi di Stato e quelli delle istituzioni europee a fare uno sforzo: “Tutti sono chiamati a mettersi nei panni nell’altro”.

Il suo non è l’unico appello che riecheggia nell’aula del Parlamento Ue. Anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine di due settimane di consultazioni con i leader Ue si rivolge a loro: “Sto facendo tutto il possibile per un accordo”, ma “resta tanto lavoro, potremmo fare un passo avanti solo a un patto: che gli Stati membri siano decisi a collaborare di più gli uni con gli altri”.  E racconta di “consultazioni intense” dopo le quali è risultato evidente che il negoziato deve ancora entrare nel vivo.

Tutti sono occupati a prepararsi:  si sono incontrati il premier Conte e il collega spagnolo Sanchez da una parte, e dall’altra i leader di Danimarca, Paesi Bassi, Svezia e Austria, i cosiddetti “frugali”. Michel riassume i punti della discordia.

Praticamente tutti: le dimensioni del bilancio pluriennale, le sovvenzioni, il legame con le riforme, i “rebates” o sconti, la dotazione del Recovery.

La Merkel ribadisce il suo sostegno alla proposta franco-tedesca, che prevede 500 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto. Un cifra destinata molto probabilmente a calare, ma compensata dalla parte di prestiti proposta dalla Commissione.

C’è anche un altro punto che cambierà a brevissimo, non appena Michel presenterà nei prossimi giorni la sua proposta, cioè il documento dal quale partirà il negoziato del vertice Ue: la restituzione del debito comune del Recovery fund. Bruxelles ha proposto di rimborsarlo nel prossimo bilancio, cioè dal 2028, per capire nel frattempo come reperire le risorse.

Ma anche la Merkel invita a non indugiare sui debiti, che vanno ripagati subito, e quindi Michel sta studiando come accelerare la restituzione senza imporre nuove tasse europee.

(di Chiara De Felice/ANSA)

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