Sfida di Biden sull’economia con “Buy American”

Joe Biden apre la campagna per le presidenziali del 2020 a Filadelfia.
Joe Biden apre la campagna per le presidenziali del 2020 a Filadelfia. Immagine d'archivio. (ANSA/EPA)

WASHINGTON. – Un piano da 700 miliardi di dollari per rilanciare l’economia americana ferita dalla

pandemia che negli Usa conta ormai oltre tre milioni di contagi e oltre 140 mila morti. Così Joe Biden lancia la sua campagna “Buy American”, stanziando “risorse mai viste dalla seconda guerra mondiale”, e sfidando Donald Trump su un terreno che prima della crisi causata dal coronavirus sembrava essere in discesa per il tycoon.

Ma ora, con il Pil e l’occupazione duramente colpiti, il candidato democratico alla Casa Bianca sferra la sua offensiva e svela un’agenda economica mirata soprattutto a riconquistare il voto della working class, quella classe lavoratrice che in gran parte tradì i democratici nel 2016, voltando le spalle a Hillary Clinton e schierandosi con il tycoon.

L’ex vicepresidente – parlando dall’impianto metallurgico in Pennsylvania, uno degli stati da riconquistare – punta quindi a capitalizzare e rafforzare i suoi legami con i sindacati, anche con la promessa di irrobustire i contratti di lavoro collettivi e di abrogare quelle agevolazioni fiscali sostenute dai repubblicani a favore delle aziende che delocalizzano all’estero.

E pazienza se Buy American ricorda un po’ lo slogan America First coniato da Trump: la strategia di Biden per dare priorità all’economia e al lavoro domestici – assicurano i responsabili della sua campagna – è diametralmente opposta a quella del tycoon. Un approccio, quello dell’ex braccio destro di Barack Obama, dove l’obiettivo non è tagliare le tasse per arricchire le grandi imprese o usare lo strumento dei dazi e dei negoziati commerciali in nome di un sempre più marcato isolazionismo.

Al contrario, la filosofia di Biden – si spiega – è tutta tesa a recuperare quei rapporti internazionali essenziali in un mondo sempre più globalizzato, legami in gran parte spezzati dall’amministrazione Trump. Non a caso le prossime mosse dell’ex vicepresidente saranno un piano per l’energia volto a combattere i cambiamenti climatici e un terzo pacchetto di misure sulla cosiddetta “caring economy”, volta a promuovere investimenti nella cura dell’infanzia e delle persone più anziane.

Nel dettaglio il piano Buy American da 700 miliardi di dollari prevede l’uso di 400 miliardi di fondi federali per l’acquisto di prodotti “made in Usa” e altri 300 miliardi di dollari da investire in ricerca e sviluppo delle società tecnologiche. Prevista anche una stretta sulle leggi che favoriscono gli acquisti governativi dalla imprese Usa ma che spesso vengono facilmente aggirate.

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