Coronavirus in Italia: risalgono contagi e morti, ma 18 regioni senza vittime

Cocorico di Riccione in un Rave estivo
In una foto d'archivio la Discoteca Cocorico di Riccione in un Rave estivo. ANSA/PASQUALE BOVE

ROMA. – Diminuiscono i tamponi come sempre nel fine settimana, ma nonostante questo tornano a salire i nuovi contagiati da coronavirus: sono 234 in più, a fronte dei 188 del giorno precedente. Aumentano anche le vittime, da 7 a 9 – ma con 18 regioni risparmiate -, ben 8 delle quali in Lombardia, che però vede diminuire la percentuale di positivi trovati sul totale nazionale (77, il 32,9%).

Pesano invece i contagiati in Emilia Romagna, 71, e in Calabria, 28, effetto dei focolai rispettivamente in alcune aziende e tra migranti sbarcati con il Covid.

Sono i contesti che ora preoccupano di più, assieme alla movida e agli assembramenti tipici dell’estate, con i nuovi casi tra i giovani in netto aumento. Il ministro della Salute Roberto Speranza esorta a non abbandonare la prudenza, perché il virus circola ancora e le misure di sicurezza basilari saranno prorogate.

In Italia ci sono ancora oltre 13 mila persone positive al coronavirus, secondo i dati ufficiali del ministero della Salute, considerati sottostimati, la stragrande maggioranza dei quali in isolamento domiciliare. I guariti vanno invece verso quota 195 mila, a fronte di un numero totale di casi di oltre 243 mila. Le vittime continuano ad aumentare, seppure con numeri a una cifra: la quota impressionante di 35 mila morti non è più tanto lontana.

Detto dell’aumento dei contagiati in 24 ore a fronte di appena 38 mila test, 8 nuove vittime su 9 si concentrano in Lombardia (l’altra è in Abruzzo), che ha però aumentato il numero di tamponi. La regione di gran lunga più colpita vede anche salire di due unità i posti occupati in terapia intensiva (ora 31), nel secondo giorno consecutivo di lieve incremento a livello nazionale (+1).

Notizie confortanti dalla diminuzione dei ricoverati nei reparti (-13), da 277 guariti in più e da tre province (Lodi, Pavia e Sondrio) senza nuovi casi. Spicca invece il caso dell’Emilia Romagna, che nonostante il quinto giorno di fila senza vittime fa registrare il 30% dei nuovi contagiati in Italia con un +71, tra gli incrementi più alti delle ultime settimane.

In gran parte di tratta di infettati in un prosciuttificio o dei focolai già individuati nelle aziende di logistica Brt e Tnt. La Regione chiede screening sistematici alle imprese del settore. Anche la Calabria fa registrare 28 nuovi casi, migranti di un gruppo di 70 arrivati a Roccella Ionica venerdì. Nel Lazio se ne registrano 20, dei quali 16 dall’estero (12 sono bengalesi).

In generale sono gli arrivi da altri Paesi, con qualsiasi mezzo, a preoccupare le autorità, mentre si cerca di arginare le violazioni durante la movida. A Roma oltre 3 mila controlli dei vigili urbani nel weekend, con la chiusura di una discoteca e l’isolamento temporaneo di piazza Trilussa e piazza Bologna, troppo affollate.

All’Argentario, nel Grossetano, una festa abusiva in una villa con oltre 350 persone è stata interrotta dai carabinieri che hanno denunciato due persone, padre e figlio, responsabili del mega party.

(di Luca Laviola/ANSA)