Amministrazione giudiziaria a società in appalti pubblici

(ANSA) – ROMA, 13 LUG – La DIA di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un decreto di applicazione dell’amministrazione giudiziaria emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – ai sensi dell’art. 34 del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione – nei confronti della società Scali Unipersonale Srl, con sede in Siderno (RC), operante nel settore delle costruzioni edili e stradali. L’amministratore unico della società, già destinataria di informazione interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Reggio Calabria, dopo aver impugnato dinanzi al Tar Calabria il provvedimento prefettizio, aveva formulato richiesta volta all’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del controllo giudiziario. A sostegno di questa istanza, l’impresa aveva prodotto argomenti volti ad affermare la propria immunità dalla ipotizzata infiltrazione mafiosa, ponendo altresì l’accento sull’esigenza di salvaguardare i livelli occupazionali, in considerazione dell’assoluta rilevanza delle commesse pubbliche che rappresentano il 95% del volume d’affari complessivo della società. Nell’ambito del procedimento, la Procura della Repubblica – DDA di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Capo, Giovanni Bombardieri, ha invece richiesto la più incisiva misura dell’amministrazione giudiziaria, sulla base delle risultanze investigative acquisite nei procedimenti penali relativi alle operazioni Martingala, Mandamento Jonico e Confine, ritenute nell’insieme sintomatiche di uno “stabile inserimento in un sistema di gestione illecita degli appalti pubblici, nel quale l’impresa, subendo l’aggressione predatoria mafiosa, ma conseguendo – in cambio del suo restare sistematicamente succube – la possibilità di essere riconosciuta quale affidabile interlocutore economico dei sistemi criminali che governano quei mercati, è particolarmente attiva”.