Usa, coronavirus fuori controllo. 85 bebè positivi in Texas

A Miami in fila per sottoporsi al test Covid-19.
A Miami in fila per sottoporsi al test Covid-19. EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH

WASHINGTON. – Guai alla Casa Bianca sentir parlare di situazione fuori controllo. Ma la verità è che gli Stati Uniti, dopo oltre quattro mesi di pandemia, sono ancora nel pieno della prima ondata. E’ solo cambiato l’epicentro: non più New York o lo stato di Washington, ma il sud del Paese, soprattutto lì dove le autorità sono state più restie a chiudere e più veloci a riaprire.

Così sono ben 18 gli Stati considerati ‘zona rossa’, ma solo nelle carte segrete e mai pubblicate della task force voluta da Donald Trump, perché la direttiva è quella di non frenare sulla strada della ripartenza dell’economia. E pazienza se i decessi sono ormai 140 mila e i contagi 3,7 milioni, con un nuovo record di oltre 77 mila casi nella sola giornata di venerdì.

La situazione più drammatica in Florida e in Texas. In quest’ultimo Stato, dove le curve dei positivi, dei ricoveri e dei decessi non accennano a scendere, è emerso un dato scioccante: almeno 85 neonati sotto un anno di vita sono risultati infettati dal virus, mentre sarebbero decine e decine i bambini contagiati.

I bebè colpiti sarebbero tutti circoscritti nell’area della contea di Nueces, dove si trova la città di Corpus Christi, sul Golfo del Messico, divenuta un pericolosissimo focolaio. Ma diversi sono gli hot spot texani, a partire dalle aree metropolitane di Houston e Austin.

Nel Sunshine state, invece, le autorità locali sono ormai costrette come in molte altre parti d’America a fare retromarcia, chiudendo di nuovo lì dove tutto era stato riaperto. Così, dopo mesi di scatti shock che mostravano le spiagge della Florida affollate all’inverosimile, a Miami Beach è scattato il coprifuoco dalle 8 di sera, nel resto della città dalle 10. Chiusi ristoranti, bar, palestre, negozi, divieto di assembramenti. Del resto la contea di Miami-Dade è quella più colpita del Paese.

Coprifuoco anche in un’altra delle più note località turistiche, Fort Lauderdale. In tutti i casi l’ordine resterà in vigore almeno per una settimana, poi si vedrà. La situazione non appare migliore ancora più a nord della Florida, a Jacksonville, dove si dovrebbe svolgere a fine agosto la convention repubblicana. Mentre ad Orlando è ripartito nei giorni scorsi il parco di Disney World.

Intanto è scontro sulle mascherine. Il virologo Anthony Fauci ha lanciato un appello ai governatori perché il loro uso venga imposto ai cittadini, mentre i vertici delle autorità sanitarie federali raccomandano di utilizzarle sempre. Non è d’accordo però Donald Trump, e lo ha ribadito chiaramente in una intervista a Fox News: “Io penso che la mascherina sia un bene ma voglio che la gente abbia una certa libertà, non credo che si debba prendere in considerazione un obbligo a livello nazionale. E non sono d’accordo con chi dice che se si indossa la mascherina la pandemia scompare”.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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