“Basta fondi ai libici”, a Roma piazza pro-migranti

Gruppo di "Medici senza frontiere" nella manifestazione di Roma.
Gruppo di "Medici senza frontiere" nella manifestazione di Roma.

ROMA. – Il nome dell’appello è il titolo dell’ultimo scritto di Primo Levi‎, ‘I sommersi e i salvati’, il simbolo l’hanno preso da una foto scattata da Sea Watch, un migrante ‘crocifisso’ a un gommone, un cadavere che la guardia costiera libica non ha voluto recuperare. L’impegno è quello di chiedere un cambio di direzione radicale nelle politiche immigratorie del governo.

In tanti sono scesi in piazza San Silvestro per rispondere all’appello di Luigi Manconi, raccolto anche da molti protagonisti della politica e della cultura. Tre i punti richiesti dai manifestanti: interrompere i finanziamenti alla guardia costiera libica, chiudere i centri di detenzione trasferendo i migranti fuori dalla Libia e promuovere corridoi umanitari per garantire le persone in fuga.

“Non tutta l’Italia si riconosce nella sciagurata decisione dello scorso 16 luglio di rifinanziare la guardia costiera libica – ha spiegato Manconi – L’Italia può fare di meglio e di più. ‎Serve un ribaltamento della politica finora attuata, fallimentare dal punto di vista dei diritti umani e che neanche ha regolamentato i flussi di migranti”‎.

“Si sta spargendo la fake news che gli immigrati portano il Covid‎ – ha affermato la leader radicale Emma Bonino – Tutta questa situazione che rischia di incancrenirsi va risolta anche con un po’ di cuore che non guasta mai‎. Il tema dagli sbarchi all’integrazione va rivisto superando le leggi Salvini e il rapporto con la Libia”. ‎

E un appello all’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro, per il caso Open Arms che sarà discussa tra qualche giorno al Senato è arrivata da più voci: “Non esistono cittadini di serie A e B”, ha detto la leader radicale. Dal palco montato sulla piazza le letture degli attori Ascanio Celestini, Valentina Carnelutti, Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni (che ha concluso l’iniziativa con un brano di Primo Levi), gli interventi delle ong e delle associazioni umanitarie, la politica con Matteo Orfini (durissimo con il suo Pd per il voto parlamentare sulla Libia), Benedetto Della Vedova e il presidente del Pd romano Sibi Mani.

In piazza anche la vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein.‎ Tra i promotori e primi firmatari dell’appello, oltre a Manconi, personalità del mondo della politica e della cultura come Roberto Saviano, Emma Bonino, Riccardo Magi, Gianni Cuperlo, Matteo Orfini, Laura Boldrini, Michela Murgia e Sandro Veronesi, ma anche Sea Watch, Medici senza Frontiere, Centro Astalli e le Acli.

“Non vogliamo rimanere immobili – ha detto dal palco Manconi – Come il protagonista di un romanzo di Melville rispondiamo ‘preferirei di no'”.‎

(di Gabriele Santoro/ANSA)