Casellati bacchetta il governo: “Meno stati d’emergenza”

La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, durante la discussione in aula sul decreto intercettazioni, Roma
La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, durante la discussione in aula sul decreto intercettazioni, Roma, 18 febbraio 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati bacchetta il governo, accusandolo di snobbare il Parlamento. E già qualche settimana fa, la seconda carica dello Stato aveva detto che le Camere sono diventate “le invisibili della Costituzione”. Un’opinione che non è cambiata col passare dei giorni.

In occasione della Cerimonia del ventaglio, con il tradizionale saluto ai giornalisti, il presidente di Palazzo Madama è tornata alla carica. Durante il picco dell’epidemia c’è stato un “ricorso esagerato ai Dpcm”, ha detto. E anche dopo le cose non sono migliorate, con “il voto di fiducia come strumento ordinario” per approvare i decreti legge di natura economica.

La conclusione suona come un allarme: “Così viene meno la democrazia parlamentare”. L’esempio più eclatante, secondo la presidente del Senato, è stato l’iter del decreto Rilancio, approvato con la fiducia alla Camera e arrivato blindato a Palazzo Madama: “Non è immaginabile – ha detto – che su un provvedimento di circa 300 articoli, che è sostanzialmente una manovra di bilancio, il Senato non abbia toccato palla.

Palazzo Madama, al pari della Camera, non può essere un convitato di pietra nella elaborazione delle principali strategie per rilanciare il Paese. Soprattutto adesso che, per accedere al ‘Piano per la ripresa’ approvato nei giorni scorsi a Bruxelles, l’Italia è chiamata a predisporre ed attuare un progetto di riforme importanti e strutturali. Spetta solo al Parlamento offrire al Governo linee di indirizzo vincolanti per ricostruire il Paese. Su questo non si può transigere”.

Le critiche riguardano anche il merito dei provvedimenti del governo. “Abbiamo bisogno subito, adesso, di interventi fiscali, finanziari ed economici importanti – ha detto Casellati – Abbiamo bisogno di mettere soldi in tasca agli italiani. Abbiamo bisogno di lavoro, lavoro, lavoro, non di misure assistenziali o di legislazioni dell’emergenza”.

Le accuse del Presidente del Senato sono arrivate mentre l’Aula stava discutendo il nuovo scostamento di Bilancio da 25 miliardi e alla Camera il presidente Conte chiedeva il voto per la proroga dello stato di emergenza al 15 ottobre. Per ripartire, ha detto Casellati, c’è un esempio da seguire:

“Genova è sicuramente il modello da cui trarre ispirazione per una politica di sviluppo basata sulla rapidità dei processi decisionali, sulla chiarezza delle regole e sulla reciproca fiducia e collaborazione tra Stato e impresa”, quindi basta “burocrazia che soffoca gli investimenti e mortifica l’iniziativa di tanti cittadini”.

Fra gli interventi auspicati dal presidente del Senato, ci sono quelli sul “nodo giustizia. “Oggi – ha detto – è più che mai evidente anche all’interno del Csm, con una riforma ormai non più rinviabile”.

L’intervento della Casellati è piaciuto alle opposizioni. “Ha perfettamente ragione e ci uniamo al suo appello – ha dichiarato il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo – Basta con le sospensioni della democrazia”. E il senatore di FdI, Ignazio La Russa, ha definito “corretto e assolutamente pertinente il nuovo richiamo del Presidente del Senato Elisabetta Casellati sull’eccessivo ricorso che il governo sta facendo ai Dpcm”.

(Giampaolo Grassi/ANSA)

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