Fifa: parte piano Marshall, aiuti fino a 5 milioni

Il presidente della Fifa Gianni Infantino.
Il presidente della Fifa Gianni Infantino. (Ansalatina)

ROMA.  –  Un miliardo e mezzo di dollari è a disposizione della comunità calcistica, incluso il calcio professionistico maschile, femminile e giovanile, attraverso un sistema di sovvenzioni e prestiti combinati in base a rigorosi requisiti di conformità. Ecco il “Piano Marshall’ di aiuti al calcio in crisi finanziaria per l’emergenza coronavirus approvato dal consiglio di presidenza della Fifa.

Ogni federazione beneficerà di un sussidio da 1 milione di dollari (circa 850mila euro) per proteggere e riavviare il calcio e altri 500.000 dollari (circa 425mila euro) specifici per il calcio femminile  durante la terza fase. Inoltre saranno disponibili per le società affiliate prestiti senza interessi fino a 5 milioni di dollari.

Per il presidente ella Fifa, Gianni Infantino, “questo piano è un esempio della solidarietà e dell’impegno del calcio in tempi senza precedenti”. Assieme al piano sono stati varati dei regolamenti che stabiliscono severi requisiti di conformità e audit, nonché chiare condizioni di rimborso del prestito, sotto la supervisione di un comitato direttivo. “Vorrei ringraziare i miei colleghi dell’Ufficio di presidenza del Consiglio – sottolinea Infantino – per aver approvato la decisione di andaré avanti con un’iniziativa così importante a beneficio di tutte le associazioni e confederazioni membri.”

Va poi sottolineato che questo piano è senza precedenti se si considera che le riserve finanziarie dell’ente calcistico mondiale  accumulate durante i periodi delle vacche, ammontano a due miliardi e mezzo di euro, e che quindi la cifra messa a disposizione, pari a circa un miliardo e 300mila euro è superiore alla metà della riserva stessa. É quindi un notevole sforzo, quello della Fifa, che testimonia quanto sia stato forte anche dal punto di vista finanziario l’impatto della pandemia sul calcio.

I fondi saranno utilizzati per il riavvio delle competizioni, l’attuazione di protocolli di ritorno al gioco, per favorire la partecipazione delle squadre nazionali alle varie competizioni, e per l’assunzione o riassunzione di personale, manutenzione delle infrastrutture calcistiche e costi generali di amministrazione e gestione.

Ora però, a Infantino e alla Fifa in generale, sta a cuorel’elemento del tifo perché “il calcio senza spettatori non è lostesso, ci deve essere sempre uno spazio per i tifosi”. Il tutto ovviamente nel rispetto delle condizioni di sicurezza. Però “bisogna avere pazienza nel considerare il momento giusto per riportare i tifosi negli stadi.

La salute pubblica resta la prima priorità, senza dimenticare il benessere dei giocatori, dei dirigenti e di tutti coloro che partecipano ad ogni attività calcistica”. Intanto il calcio è ripartito, e questo è un segnale di speranza.

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