Mascherina e distanze, il vademecum per turisti in Italia

Passeggeri alla Stazione Termini a Roma dopo la riapertura dei viaggi
Passeggeri alla Stazione Termini a Roma dopo la riapertura dei viaggi. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – I turisti sono avvertiti: non sarà un’estate come le altre ma rispettando le regole e le altre persone sarà possibile comunque concedersi il meritato riposo e riscoprire le bellezze della Penisola. La regola n.1 rimane evitare gli assembramenti e lavare più spesso possibile le mani.

La mascherina è sempre meglio averla a portata di mano, indossandola e non tenendola sotto il braccio o sotto il mento come spesso si vede fare. Ma si sa che l’Italia è composta da realtà regionali assai diverse tra di loro non solo come panorami e patrimonio culturale ma anche come regolamenti.

Ecco quindi un vademecum per godere delle meritate ferie dopo il brutto periodo del lockdown:

LOMBARDIA

E’ confermato fino al 10 settembre l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, mentre all’aperto va messa quando non si riesce a mantenere la distanza minima di un metro. Non sono richieste patenti di negatività ma bisogna fare attenzione alle regole dei singoli Comuni. A Brescia ad esempio resta in vigore il divieto nel fine settimana delle vendita da asporto di bevande che potranno essere consumate sempre e solo al tavolino dalle 20 alle 7, a Iseo spiaggia contingentata.

VENETO –

Non esistono restrizioni particolari ma vengono applicate “restrizioni comportamentali” minime. Sia il turista italiano che straniero che arriva in un albergo veneto deve essere munito di mascherina, utilizzare il gel igienizzante all’ingresso e farsi misurare la temperatura. In più deve sottoscrivere un modulo in cui dichiara di non avere sintomi.

EMILIA ROMAGNA

Visti gli episodi di assembramenti nei locali, sono stati intensificati controlli e il vero banco di prova sarà la notte rosa trasformata in Pink Week. Da Cervia a Ravenna, prendono il via i progetti ‘Riviera sicura’ (con una clinica mobile operativa per tutto il mese di agosto e test a prezzo ridotto per i turisti) e ‘Kit e Unità di strada’ che prevede la distribuzione di un milione di mascherine, 700 mila kit per igienizzare le mani.

SARDEGNA

Per arrivare sull’Isola ed essere a posto con le regole anti Covid basta una registrazione che può essere effettuata anche un mese prima della partenza, mentre è richiesto che la compilazione dei quesiti sullo stato di salute sia fatta al massimo due giorni prima dell’imbarco. Si può scaricare anche la App “SardegnaSicura” per il tracciamento dei contatti.

SICILIA

“Le tue vacanze sicure, la Sicilia ti aspetta” è il motto dell’estate nell’anno del Covid nella regione che ha registrato una bassa percentuale di positivi rispetto alle altre. Il governo regionale mette a disposizione dei turisti la web app gratuita SiciliasiCura. Numeri chiusi per gli spettacoli “indoor” e all’aperto, obbligo di indossare la mascherina negli spazi in comune, divieto di consumazione di drink al bancone in discoteca. Negli stabilimenti balneari distanze interpersonali e fra gli ombrelloni, i lettini e le sedie a sdraio (almeno dieci metri quadri di superficie per ogni ombrellone ed almeno un metro e mezzo fra lettini e sedie a sdraio) e il divieto di assembramenti.

CALABRIA

Ci si deve registrarsi al sito della Regione, sul quale, in maniera del tutto volontaria, si può anche chiedere di essere sottoposti a tampone. Le altre prescrizioni sono quelle adottate a livello nazionale.

CAMPANIA

Obbligo di indossare la mascherina in tutte le aree terminal del trasporto pubblico (comprese banchine e binari) nonché all’ingresso e a bordo dei mezzi di trasporto. Sulle spiagge, misure di distanziamento tra gli ombrelloni.

LIGURIA

In molte spiagge libere ci sono spazi delimitati con corde o sacchi di sabbia per far rispettare il distanziamento. Molti Comuni si sono dotati di una app per prenotare lo spazio. Il Comune di Lerici ha suddiviso scogliere e arenili per residenti e turisti e proprietari di seconde case. In alcuni spazi accedono solo i residenti, in altri i turisti e i proprietari di seconde case attraverso una app o telefonando in Comune.

PUGLIA

Due gli obblighi previsti dall’ordinanza del governatore: quello di auto-segnalarsi sul portale istituzionale al momento dell’arrivo; e quello di compilare e conservare per almeno 30 giorni una sorta di “diario” dei luoghi visitati e frequentati durante la vacanza. C’è anche la possibilità per i turisti o per chiunque rientri da “aree a rischio”, zone italiane ed estere, di sottoporsi al tampone gratuitamente.

MARCHE

Valgono le stesse che ci sono per i marchigiani. Nelle spiagge libere ci sono norme ben precise per il distanziamento di teli e ombrelloni e in molte località si può accedere al litorale solo dopo avere prenotato con una app. Per gli stabilimenti balneari, hanno provveduto i titolari a riorganizzare ingressi e uscite dai locali, distanze tra ombrelloni, lettini e tavoli. La mascherine sono obbligatorie in negozi, locali o spazi chiusi, o quando c’è la possibilità di assembramenti.

VALLE D’AOSTA

È stata avviata una campagna rivolta ai turisti all’insegna degli slogan “Non abbassiamo la guardia” e “Manteniamo alta l’attenzione”. Tra le indicazioni “per una vacanza in totale serenità ma soprattutto nel rispetto delle misure anti-covid” ci sono il distanziamento fisico di almeno un metro e l’uso della mascherina nei luoghi chiusi (e nei luoghi aperti quando non è possibile mantenere il distanziamento”, oltre a lavarsi le mani di frequente e utilizzare il gel idro-alcolico all’ingresso e all’uscita di ogni esercizio commerciale e nei luoghi pubblici. A supporto dell’assistenza sanitaria già presente in Valle d’Aosta, per il periodo estivo sono attivi 7 ambulatori dedicati alla medicina per turisti a Courmayeur, La Thuile, Cogne, Pila, Valtournenche, Gressoney Saint-Jean e Champoluc.

BASILICATA

Nelle località turistiche non vi sono regole particolari per i turisti, se non quelle in vigore altrove. La novità è rappresentata dai tamponi riservati al personale alberghiero e delle strutture turistiche, decisi dalla Regione. Gli operatori a contatto con i turisti sono stati individuati come “sentinelle” per scoprire subito se il coronavirus si sta diffondendo.