Conclude un’era, Juan Carlos I di Borbone lascerà la Spagna

Il re emerito di Spagna Juan Carlos
Il re Juan Carlos I

ROMA – Re Juan Carlos I di Borbone, re emerito di Spagna, ha deciso. Travolto dallo scandalo, lascerà il Paese. Anche se non ancora ufficialmente indagato, teme che il clamore sollevato dalle inchieste a suo carico per evasione fiscale possa avere conseguenze sul regno del figlio, Felipe VI. L’erede ringrazia, plaude alla decisione. Sa che la presenza del padre, al palazzo della Zarzuela, è un peso per la monarchia. Nessuno parla di esilio ma, in effetto, il re emerito sa che nel fondo di questo si tratta. Comunque i suoi legali hanno assicurato che resterà “a disposizione della Procura”.

Re Juan Carlos, ha reso noto la “Casa Reale”, ha annunciato la decisione al capo dello Stato, Re Felipe VI, con una lettera in cui non esclude un suo ritorno, se e quando le ombre sulla sua persona si dovessero dissolvere. Alla decisione del vecchio monarca, decisione che sa di altri tempi, hanno inciso le tante pressioni ricevute nelle ultime settimane dal governo Sánchez e dallo stesso figlio, Felipe VI. Il mondo politico, da quando lo scandalo ha travolto la “Casa Reale”, è diviso tra chi, in particolare la destra e il centro-sinistra moderato, difende ancora la monarchia e chi invece, la sinistra e i movimenti repubblicani, chiede una svolta definitiva.

Il re emerito di Spagna Juan Carlos I (D) e suo figlio, l'attuale sovrano Felipe VI (S) si aggiustano la cravatta mentre aspettano per entrare in una sessione del Parlamento.
Il re emerito di Spagna Juan Carlos I (D) e suo figlio, l’attuale sovrano Felipe VI (S)

“Maestà, caro Felipe”, così inizia la missiva che spiega come la “meditata decisione” sia stata presa motivata dal desiderio di “contribuire a facilitare l’esercizio delle funzioni di capo dello Stato attualmente svolte da Felipe”. La dichiarazione di Felipe VI è giunta poco dopo. Secondo fonti della “Casa Reale” il capo dello Stato ha espresso al padre “sincero rispetto e gratitudine per la sua decisione”. Non è chiaro dove andrà Juan Carlos, né quando lascerà il palazzo della Zarzuela. I guai per il “Re emerito” sono iniziati quando la polizia svizzera ha avviato un’indagine sul gestore di fondi Arturo Fasana. In alcune intercettazioni l’amante, Corinna Zu Sayn-Wittgenstein, protagonista della cronaca rosa iberica, parlava di commissioni ricevute dal sovrano per un contratto di 6,7 miliardi di euro per la costruzione di un treno ad alta velocità tra La Mecca e Medina verso un consorzio di compagnie spagnole. Dalle registrazioni, sono emerse due fondazioni con conti in Svizzera riconducibili alla famiglia reale spagnola, e denaro approdato per vie traverse alle Bahamas, con sospetti di riciclaggio.

Dopo la pubblicazione della notizia, Re Felipe VI aveva preso la decisione di rinunciare all’eredità del padre e ad ogni centesimo proveniente da quei conti. Ed ha anche privato il padre dell’assegno da quasi 200.000 euro all’anno, finanziato da fondi pubblici. Al di là dei dubbi che la decisione ha sollevato, il messaggio di Felipe era chiaro: rompere i legami con suo padre.

Il re emerito, in realtà, non è indagato. Ma nessuno esclude che lo possa essere in futuro. Juan Carlos, quindi, esce definitivamente di scena. È stato re di Spagna dal 1975 al 2014, anno della sua abdicazione a favore del figlio. Ma, nominalmente, lo era anche al tempo del dittatore Francisco Franco che si era però autonominato reggente. Juan Carlos I non perderà il titolo onorifico di re, che gli è stato concesso da un decreto reale del giugno 2014, pochi giorni prima della sua abdicazione. A questo non aveva voluto rinunciare e Felipe, almeno di questo, non aveva inteso privarlo.

Redazione Madrid

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