Ingorgo decreti, ferie del Parlamento a singhiozzo

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in Parlamento durante il suo intervento sui risultati del Consiglio Europeo sul Recovery Fund.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in Parlamento durante il suo intervento sui risultati del Consiglio Europeo sul Recovery Fund. Immagine d'archivio (Ufficio Stampa Palazzo Chigi)

ROMA. – Il Parlamento va in ferie, nonostante l’emergenza Covid, ma deputati e senatori avranno un po’ meno vacanze del solito e a singhiozzo. Domani si riunisce l’Aula del Senato per l’ultima seduta che precede la pausa estiva (all’ordine del giorno il decreto legge per la parità di genere in Puglia e l’informativa del ministro Speranza) mentre venerdì ci sarà l’ultima seduta della Camera, anche se solo per interpellanze.

Circa dunque tre settimane di break: dal 1948, a Montecitorio, ad esempio solo altre 8 volte la pausa è stata inferiore ai 30 giorni.Poi la maggioranza dei parlamentari potrà staccare dai propri doveri fino alla fine di agosto: il primo appuntamento è che con l’esame del decreto legge sul Coronavirus a Montecitorio (il 31 del mese) e con il decreto legge sulle semplificazioni a Palazzo Madama (il primo settembre).

Anche se qualche senatore dovrà garantire la propria presenza anche il 18 agosto quando il provvedimento verrà incardinato in Aula. Ma sarà una presenza spot. Dal 24 torneranno invece a lavorare – almeno sulla carta – le commissioni parlamentari.

Domani, a Palazzo Madama, scade il termine per presentare gli emendamenti proprio al dl Semplificazioni e già si annuncia una valanga di modifiche. Per venirne a capo, governo e maggioranza utilizeranno il metodo ormai consolidato dei cosiddetti segnalati: ciascun partito dovrà dunque scegliere una numero limitato di modifiche sulle quali puntare.

E proprio per essere pronti per l’esame in Aula, previsto a partire dal primo settembre, i senatori delle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici saranno fra quelli chiamati per certo ad accorciare le proprie vacanze: secondo il calendario fissato dovranno essere tra i primi a tornare in Senato.Tra i provvedimenti che alla ripresa esaminerà invece la Camera, ci sarà la legge contro l’omotransfobia: avrebbe dovuto essere approvata in Aula questa settimana ma la maggioranza ha chiesto un rinvio a causa della mancanza del parere della commissione Bilancio (con tanto di proteste delle opposizioni).

Dl agosto, il cui via libera del governo è atteso entro il finesttimana, e Recovery fund saranno gli altri due temi che terranno impegnati deputati e senatori fino all’arrivo della manovra 2021. Il Parlamento infatti dirà la sua sul piano di ripresa e rilancio ma non lo farà creando commissioni ad hoc. A Montecitorio, la Bilancio avvierà un ciclo di audizioni con l’obiettivo di “dettare al meglio le linee di indirizzo” in vista del Recovery plan che il governo vuole chiudere entro fine settembre.

(Chiara Scalise/ANSA)