Ok Senato Usa a bando TikTok su cellulari governo

Il logo dell'app Tik Tok sullo schermo di un cellulare
Il logo dell'app Tik Tok sullo schermo di un cellulare. (ANSA)

WASHINGTON.  –   Il Senato Usa ha approvato all’unanimità un progetto di legge che vieta per motivi di sicurezza di scaricare e utilizzare l’app cinese TikTok su tutti gli apparecchi forniti dal governo americano ai suoi dipendenti o ai membri del Congresso.

Ora dovrá essere approvato dalla Camera, controllata dai dem, prima di approdare sulla scrivania di Donald Trump.

Nel frattempo il segretario di Stato Mike Pompeo ha lanciato “Clean network”, Reti pulite, una delle operazioni piú vaste e ambiziose lanciate dall’amministrazione Usa per alzare un muro contro l’hi tech cinese negli Stati Uniti, sullo sfondo della nuova guerra fredda con Pechino che Donald Trump alimenta come arma per la propria rielezione alla Casa Bianca.

L’obiettivo piú immediato é rimuovere dagli “app store” le applicazioni cinesi “non affidabili”, come ha chiesto  lo stesso Pompeo alle societa’ americane illustrando la nuova “crociata”.

“Con le loro aziende madri basate in Cina, app come TikTok,WeChat ed altre sono una minaccia significativa per i dati personali dei cittadini americani, oltre che strumenti di censura in mano al partito comunista cinese”,  ha spiegato il capo della diplomazia Usa, mentre Donald Trump ha dato 45 giorni di tempo a Microsoft per trattare l’acquisto di TikTok negli Stati Uniti con la minaccia altrimenti di bandirlo.

L’amministrazione Usa intende anche impedire a produttori di smartphone come “Huawei ed altri venditori inaffidabili” di preinstallare o rendere disponibili per il download su dispositivi cinesi popolari app americane.

“Non vogliamo che le aziende siano complici delle violazioni dei diritti umani di Huawei o dell’apparato di sorveglianza del Partito comunista cinese”, ha dichiarato Pompeo.

Ma il piano va oltre app e smartphone e prevede anche restrizioni sui provider cinesi di cloud per immagazzinare i dati. “Proteggeremo le informazioni personali piú sensibili degli americani e la nostra proprieta’ intellettuale piu’ preziosa, comprese le ricerche sul vaccino contro il Covid, vietando l’accesso nei sistemi basati su cloud gestiti da societá cinesi come Alibaba, Tencent ed altre”, ha sottolineato il segretario di Stato. Alibaba e Tencent (proprietaria di WeChat) hanno cloud centre in Virginia e nella Silicon Valley.

Proprio oggi TikTok ha annunciato invece di voler aprire  con un investimento di 500 milioni di dollari un “data centre” in Irlanda – il primo in Europa – che raccoglierà i dati dei suoi utenti europei: finora video, messaggi e altri dati degli utenti sono stati archiviati negli Stati Uniti, con una copia in backup a Singapore.

Infine gli Usa vogliono anche ad impedire a Huawei ed altre

compagnie cinesi di costruire reti telefoniche come il 5G o cavi sottomarini per la trasmissione dei dati tra gli Stati Uniti e il resto del mondo, ricordando che oltre 30 Paesi sostengono la strategia americana.

Immediata la risposta del Dragone. “Reti pulite” é un’azione  “arbitraria”, in contrasto con i principi del mercato, che mira a preservare il dominio degli Usa nel settore dell’alta tecnologia, ha accusato il portavoce del Ministero degli Esteri Wang Wenbin. “Gli stessi Stati Uniti hanno innumerevoli macchie, eppure parlano di una cosiddetta “rete pulita”.

Questo è assurdo e ridicolo”, ha detto Wang, citando il programma di sorveglianza dell’americana Nsa, chiamato Prism.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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