Monumento Eisenhower di Gehry sarà inaugurato il 17 settembre

Le statue pronte per essere trasportate al Dwight Eisenhower Memorial
Le statue pronte per essere trasportate al Dwight Eisenhower Memorial. (Washington DC)

NEW YORK. – Lo spirito di Michelangelo aleggia sul prossimo monumento dedicato a un presidente americano sul Mall di Washington: statue di bronzo e i rilievi in pietra del Dwight Eisenhower Memorial che verrà inaugurato il prossimo 17 settembre sono stati realizzati in fonderie e atelier di scultori della Versilia.

Commissionato dal Congresso nel 1999, quando Bill Clinton era presidente, e affidato nel 2010 a uno dei geni dell’architettura contemporanea, Frank Gehry, il nuovo monumento è il settimo dedicato a un capo della Casa Bianca nella capitale degli Stati Uniti. La posizione è strategica, di fronte al Museo dello Spazio e a pochi passi dai ministeri della Salute e dell’Istruzione, fondati da “Ike” al pari della Nasa.

La cerimonia di inaugurazione, prevista inizialmente per l’8 maggio, il 75/o anniversario della vittoria degli alleati in Europa, ma rinviata per il coronavirus, segna per il canadese Gehry l’epilogo di un viaggio decennale: è il suo primo edificio pubblico a Washington e il suo primo memorial.

Il progetto di Gehry, circondato dal verde e che ha al centro un arazzo gigante di acciaio raffigurante la costa della Normandia all’altezza di Pointe du Hoc, fu selezionato da una commissione nel 2010 e divenne subito oggetto di polemiche, in particolare da parte della famiglia, contraria alla visione dell’archistar che invitava a una riflessione sull’intero arco della vita del generale/presidente.

Gehry aveva tenuto duro e alla fine solo poche modifiche sono state apportate al design originale, conquistando l’imprimatur anche degli eredi.

L’Italia e la Versilia hanno avuto un ruolo importante nel progetto. Le opere di bronzo dello scultore nato nell’Urss e naturalizzato americano Sergey Eylanbekov che raffigurano Eisenhower in tre momenti chiave della vita – comandante delle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, presidente repubblicano per due mandati e da ragazzo ad Abilene in Kansas – realizzate con lo studio Giancarlo Buratti sono state fuse con la tecnica della cera persa presso le sedi della Fonderia Artistica Mariani di Pietrasanta.

Uno dei segmenti è stato presentato in anteprima di fronte al Municipio un anno fa prima della partenza per gli Usa. Non è l’unico legame che fa da ponte con la Versilia e i suoi artigiani di altissimo livello educati all’ombra delle montagne dove Michelangelo andava a cercare il marmo: i grandi bassorilievi di pietra spagnola che fanno da sfondo alle sculture – lo sbarco in Normandia e una grande mappa nello Studio Ovale – sono stati realizzati, sempre a Pietrasanta, nei laboratori di Franco Cervietti.

(di Alessandra Baldini/ANSA)