Spagna, chiuse le discoteche e proibito fumare per strada

Spagna, crescono i contagi
Il ministro della Sanità, Salvador Illa

MADRID – Spagna proibisce la “movida” e vieta il fumo per strada. Sono queste i due principali provvedimenti resi noti, in conferenza stampa, dal ministro della Sanità, Salvador Illa.

La diffusione della Covid-19, ieri sono stati registrati quasi tre mila nuovi casi in 24 ore, preoccupa il Governo Sánchez. E la preoccupazione è tale da consigliare una riunione urgente con gli esperti e responsabili delle comunità autonome di tutta la Spagna.

Oltre alla chiusura dei locali della “movida”, il ministro ha reso noto una nuova stretta negli orari dei bar e dei ristoranti (chiusura all’una e possibilità di ammettere clienti nei locali fino alla mezzanotte). Ha anche consigliato un maggior controllo sull’utilizzo delle bottiglie nei locali. Un duro colpo al settore della ristorazione che stenta a riprendersi.

– Vi informo – ha detto il ministro ai giornalisti presenti alla conferenza stampa – che sono state prese, per la prima volta, azioni coordinate in materia di sanità. I provvedimenti sono stati decisi all’unanimità. E sono 11. Tra questi, la necessità di garantire la distanza minima di 1,5 metri nei locali per il servizio al “bar” e al tavolino e un massimo di 10 persone per tavolo. Nei centri sociali e sanitari le visite si limitano ad una persona per residente, con una durata massima di un’ora al giorno. Si faranno eccezioni per i parenti di pazienti in fin di vita. In quanto alle manifestazioni in cui si sospetta una presenza importante di persone, dovranno essere autorizzate dalle singole amministrazioni regionali.

Spagna, 837 focolai

Il ministro Illa ha anche annunciato l’obbligo di sottoporre a test PCR, per identificare la presenza del virus nell’orofaringe, a “gruppi specifici nel caso di sospetto contagio” E ha consigliato di limitare gli incontri ai gruppi più vicini e non superare un massimo di 10 persone.

L’annuncio del ministro avviene in un momento particolarmente delicato. I sanitari temono una seconda ondata della pandemia. Gli esperti segnalano che la rete sanitaria spagnola potrebbe di nuovo essere messa sotto stress. D’altronde, chi più e chi meno, tutte le regioni presentano una crescita accelerata dei contagi e, di nuovo, un incremento preoccupante di malati di Covid-19 nei reparti di terapie intensive. In alcune località, di fronte ai principali Ospedali, già sono stati allestite tende militari per ospitare i casi sospetti. I focolai, per il momento sono 837. E alcune regioni, per controllarli ed evitare una maggiore diffusione del virus, è stato deciso l’“isolamento perimetrale” di quartieri o aree specifiche.

Il ministro Illa ha anche annunciato che il governo spagnolo ha disposto il divieto di fumo per strada se non può essere rispettata la distanza di 2 metri. La polemica misura era stata introdotta in Galizia e nelle Baleari. Ed ora è stata estesa a tutto il paese.

Redazione Madrid

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