Rousseau, M5s: base convinta sui sindaci ma le alleanze dividono

Beppe Grillo e Virginia Raggi sul palco al termine della manifestazione M5s per il No al referendum costituzionale, dalla Basilica di San Paolo alla Bocca della Verità, a Roma, 26 novembre 2016
Beppe Grillo e Virginia Raggi sul palco al termine della manifestazione M5s per il No al referendum costituzionale, dalla Basilica di San Paolo alla Bocca della Verità, a Roma, 26 novembre 2016. ANSA/ CLAUDIO PERI

ROMA. – Il M5s porta a casa due Sì degli iscritti che su Rousseau sono stati chiamati a votare per il via libera all’azzeramento del primo mandato da consigliere per i sindaci che vogliano ricandidarsi e per autorizzare alleanze con i partiti a livello territoriale.

E’ una vittoria netta in termini di percentuali dei consensi ma meno entusiasmante dal punto di visto della partecipazione al voto. Meno di 40 mila iscritti hanno infatti promosso la ricandidatura dei sindaci mentre sono sotto quota 30 mila i Sì alla possibilità di stringere intese sui territori.

E questo nonostante il voto fosse su due principi cardine delle regole che si è dato il Movimento. Tanto per fare un esempio, il voto favorevole all’alleanza con il Pd per consentire la nascita del governo Conte bis ottenne nelle urne on-line di Rousseau più di 63 mila voti.

In totale, a questa tornata referendaria su Rousseau, considerata anche la convocazione a sorpresa in piena estate e senza quindi una adeguata pubblicizzazione, ha coinvolto un totale di 48.975 aventi diritto al voto . In occasione del “referendum” sul Conte bis i votanti furono 79.634 su una base di aventi diritto che, all’epoca, contava 117.194 iscritti.

Ammesso che in un anno gli iscritti non siano aumentati, la votazione per il secondo mandato dei sindaci ha quindi avuto il consenso di circa un terzo. Ancora meno, circa un quarto, l’ok alle intese con il Pd a livello territoriale.

Nel dettaglio il quesito che chiedeva di impegnare il capo politico ed il Comitato di Garanzia a modificare il cosiddetto mandato zero, escludendo dal conteggio del limite dei 2 mandati elettivi, un mandato da consigliere comunale, municipale o di Presidente di Municipio, ha ottenuto 39.235 voti favorevoli, pari all’ 80,1% dei votanti e 9.740 voti contrari, il 19,9 % del totale dei voti espressi.

Il secondo quesito, quello che chiedeva il consenso alla proposta del capo politico di valutare, sentito il Comitato di Garanzia, la possibilità di alleanze per le elezioni amministrative, oltre che con liste civiche, anche con i partiti tradizionali, ha ottenuto 29.196 Sì, pari al 59,9 % dei voti espressi e 19.514 No, il 40,1 % dei votanti.

(di Francesca Chiri/ANSA)

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