Alfieri e Vecchi (Pd): “Cancellare le discriminazioni sulle targhe estere”

Luciano Vecchi: "Nel “Decreto Rilancio”, un pacchetto di provvedimenti per gli italiani all’estero".

ROMA – Per Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in commissione Esteri del Senato e Luciano Vecchi, responsabile del Dipartimento Italiani nel Mondo del Pd “le norme che riguardano il divieto di condurre autoveicoli con targa estera da parte di residenti in Italia” è tra gli aspetti “odiosi e illogici del cosiddetto ‘decreto sicurezza’”.

Per i due esponenti del Pd i provvedimenti hanno un trasfondo ideologico e discriminatorio e sono stati dettati da “esigenze propagandistiche dell’allora governo e, in particolare, dall’ex ministro Salvini”. Alfieri e Vecchi considerano che le norme colpiscono in “particolare i cittadini italiani residenti all’estero, le loro famiglie e migliaia di lavoratori frontalieri”

“A causa di tali improvvide norme – assicurano -, centinaia di italiani hanno perso il posto di lavoro, in particolare nei Paesi confinanti con l’Italia, e migliaia hanno sofferto di discriminazioni, limitazioni e ingiustificate sanzioni”.

Per questo, affermano,  il Pd è stato, “sin dall’inizio, l’unica forza politica che si è opposta a tali norme”.

“Abbiamo quindi presentato, a firma Alfieri e Ferrari, un emendamento al Decreto Semplificazioni affinché chi lavora non sia penalizzato e i famigliari degli italiani all’estero non siano sanzionati. Ci auguriamo – concludono Vecchi e Alfieri – che le altre forze politiche, anche quelle che a suo tempo approvarono le norme in questione, sostengano il nostro emendamento e contribuiscano a mettere fine a una situazione insostenibile”.

Redazione Madrid

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