Met riapre col muro anti-Trump di Hector Zamora

Una persona visita la mostra 'Making the Met, 1870-2020' nel primo giorno di riapertura.
Una persona visita la mostra 'Making the Met, 1870-2020' nel primo giorno di riapertura. EPA/JUSTIN LANE

NEW YORK. – Il Met riapre con un “muro anti-Trump” sulla terrazza del tetto: l’artista messicano Héctor Zamora ha firmato l’installazione “Lattice Detour” che trasforma la vista sullo skyline di Manhattan utilizzando uno dei simboli che definiscono la politica del nostro tempo.

Il muro, accessibile al pubblico dal 29 agosto, il giorno della riapertura del Met, sara’ visitabile fino al 7 dicembre. Nella costruzione Zamora ha usato materiali modesti, mattoni realizzati in Messico, composti di terra messicana, da manodopera locale e con processi tradizionali in un atto di “giustizia poetica” rispetto a quando sta accadendo al confine sud degli Usa dove da tre anni e mezzo Donald Trump sta costruendo il muro anti-immigranti.

“Zamora interrompe lo spazio della terrazza inducendo i visitatori a cambiare la prospettiva dello skyline e creando una meditazione su movimento, trasparenza e interferenza”, ha commentato il direttore del Met, Max Hollein, presentando l’installazione. Il muro ostruisce e filtra la consueta vista di Central Park e dei nuovi grattacieli “extra-slim” che negli ultimi anni hanno trasformato il panorama a sud del museo.

Ma lo scopo dell’opera non è esclusivamente quello di coprire la vista della “gemma verde” di Manhattan e di quello che è stato definito “il corridoio dei miliardari”. I mattoni sono stati montati orizzontalmente per mostrarne le perforazioni: un gesto artistico che permette alla luce e all’aria di passare. Il riferimento è ai muri di terracotta traforati, comuni nell’architettura popolare del Medioriente, l’Africa, la Spagna e l’America Latina.

L’installazione sul tetto, l’ottava nella storia del Met e la prima a New York per il 44enne Zamora, è uno dei momenti chiave della riapertura del museo dopo oltre cinque mesi di lockdown a causa del Coronavirus. Tante le novità per il pubblico e tante le misure di sicurezza adottate per prevenire contagi: dai biglietti contingentati a tempo, alla chiusura di gallerie come lo “Studiolo di Gubbio”, troppo piccole per consentire il distanziamento sociale.

Tra le innovazioni, ci sarà un servizio di parcheggio gratis vigilato per biciclette sul lato nord della piazza. Ridotti del 75 per cento gli accessi e ancora di più i profitti: il Met che di recente aveva istituito il biglietto a pagamento per i non residenti si dovrà accontentare di visitatori in stragrande maggioranza da New York date le restrizioni ai viaggi imposte dal governatore Andrew Cuomo per contenere la pandemia.

(di Alessandra Baldini/ANSA)