Coronavirus Brasile: Corte ordina misure urgenti per indios

Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile.
Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile. Archivio. (ANSA)

BRASILIA.  – La Corte suprema brasiliana (Stf) ha stabilito l’adozione di misure urgenti per contenere la diffusione del coronavirus nelle comunità indigene, che sono tra i gruppi più “vulnerabili” di fronte alla pandemia.

“È necessario prendere misure immediate e concrete per salvare vite umane”, ha detto il giudice della Stf, Roberto Barroso. Tra le priorità individuate dalla Corte c’è l’installazione, già questo mese, di “barriere sanitarie” per impedire la penetrazione del virus nelle tribù Yanomani, Javari e Arariboia.

La Corte ha dunque risposto ad un’azione promossa dall’Articolazione dei popoli indigeni del Brasile (Apib) dopo che il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, aveva posto il veto a una legge che obbligava il governo a fornire medicinali, acqua potabile e assistenza medica agli indios.

In Brasile vivono circa 900 mila indigeni, buona parte dei quali in villaggi di difficile accesso in Amazzonia.  Secondo Apib, il Covid ha causato la morte di più di 700 indigeni e il contagio di circa 28 mila, tra cui il noto “cacique” Raoni, l’anziano leader del gruppo etnico Caiapò.