Il Rinascimento secondo Dolce & Gabbana

Dolce & Gabbana.
Dolce & Gabbana. (Quotidiano.net)

FIRENZE. – Il Rinascimento e la Rinascita. Questo il titolo-tema della tre giorni di sfilate ed eventi di Dolce & Gabbana a Firenze, che con le collezioni di alta moda, alta sartoria e alta gioielleria rendono omaggio alla storia e all’arte del capoluogo toscano coinvolgendo 38 artigiani del territorio.

Proprio a Firenze la moda mondiale riparte dopo l’emergenza Covid-19 che ha costretto a nuovi format di presentazione e show online, ma ora Dolce & Gabbana riporta ”live” le sfilate. ”E’ il primo grande evento di moda internazionale dal vivo”, ha ricordato infatti il sindaco Dario Nardella in conferenza stampa. Ma non chiamatela semplicemente sfilata, sarà molto di più: in passerella le creazioni dell’azienda di moda saranno abbinate ai manufatti toscani.

”E’ un progetto di arte e di cultura, non è una sfilata di moda, non è un evento di moda, è un insieme di storia a convivere per lasciare alle spalle un momento difficile, per cominciare da un nuovo punto”, ha detto Alfonso Dolce, ad di Dolce & Gabbana. Fulcro è l’artigianato.

”Questo è il vanto che Firenze ha in maniera unica, un vanto di territorio e capitale umano. – ha continuato Dolce -. Tutto questo ha bisogno di essere portato alla luce per il valore reale che ha. Lo spirito di questo evento è dare visibilità non ai prodotti, ma alla storia di questa città che rappresenta l’Italia nella sua interezza”.

Il progetto, realizzato con il Centro di Firenze per la moda italiana e Pitti Immagine, prende il via domani con la presentazione della collezione di alta gioielleria nel chiostro di Santa Maria Novella, poi la sera la sfilata di alta sartoria nel salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio: ci sarà una passerella speciale, ”che rappresenta il simbolo della città” (ma sarà svelata domani), ha spiegato Dolce.

Giovedì la sfilata di alta moda a Villa Bardini, poi la sera del 4 settembre la cena alle cantine Antinori al Bargino. Tra gli ospiti attesa anche Monica Bellucci. ”Io credo che un evento così non potesse che svolgersi nella capitale del Rinascimento, che esplose dopo la terribile peste del 1348 che devastò l’Europa intera. Dalle macerie di quella crisi nacque il Rinascimento. Non dobbiamo che ispirarci a ciò che la storia ci ha consegnato”, ha detto Nardella.

Ecco allora che saranno in passerella – tra gli altri – le lavorazioni dell’Antico setificio fiorentino, gli argenti di Brandimarte, i profumi di Lorenzo Villoresi, i cappelli di paglia di Grevi, le preziose piume di Duccio Mazzanti, gli argenti di Pampaloni e le scarpe di Stefano Bemer.

Per raccontare questo speciale universo è stato realizzato, con il consorzio Cuoio di Toscana, un volume a tiratura limitata con copertina in pelle, mentre l’azienda di gin Peter in Florence ha realizzato un’etichetta in tiratura limitata.

(di Beatrice Campani/ANSA)

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