Coronavirus in Italia: record di nuovi contagiati e undici morti

Personale della società biotecnologica Bioside di San Paolo, in provincia di Brescia.
Personale della società biotecnologica Bioside di San Paolo, in provincia di Brescia. ANSA/FILIPPO VENEZIA

ROMA. – La battaglia contro il Coronavirus non conosce tregua in Italia. E’ di 11 morti e 1.733 nuovi contagiati il bilancio delle ultime 24 ore. Numeri in crescita rispetto a ieri, quando si erano registrati 1.397 positivi e 10 decessi. Per i nuovi casi è record: non si aveva un risultato analogo dal 2 maggio. E’ boom anche di tamponi, oltre 113 mila (+ 21 mila rispetto a ieri).

Dato positivo, secondo quanto reso noto dal Ministero della Salute, è che anche i guariti sono aumentati, a 537 (ieri erano stati 289). Stabile, invece, il numero delle terapie intensive, aumentate di una (121), mentre sono in crescita i nuovi ricoverati con sintomi (1.607, +102). Complessivamente gli attuali positivi superano quota 30 mila (30.099) con un incremento di 1.184 su ieri.

Nessuna regione ha zero nuovi casi: solo la Valle d’Aosta (2), Molise (4) e Basilicata (7) sono sotto la decina. La Lombardia è la regione con il maggior incremento (337), seguita dal Veneto (273) e da Lazio e Campania (ambedue con 171 nuovi casi a testa).

Il trend di crescita dei contagi è confermato dal monitoraggio dell’Iss, che registra un aumento dei casi in 13 Regioni e un “progressivo peggioramento”, con “una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti”.

Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 1.799 focolai attivi di cui 649 nuovi. In Lombardia, un dato che fa riflettere in vista dell’apertura delle scuole è che su 56.953 tra insegnanti e operatori scolastici non docenti che si sono sottoposti al test sierologico, 2.723 (il 4,7%) sono risultati positivi e hanno proceduto al tampone.

La Regione ha anche spiegato che, dei 206.687 docenti e non, si sono registrati in 98.470 per il test. “Continueremo con i test anche nelle prossime settimane, al fine di garantire la massima copertura degli screening agli insegnanti”, dice l’assessore al welfare Giulio Gallera.

C’è già il primo caso di Covid tra gli studenti di una scuola di Roma: un ragazzo iscritto alla Marymount International, in zona Cassia, è risultato positivo. In via prudenziale, la Asl ha messo in isolamento domiciliare 60 persone, tra cui compagni di classe e insegnanti.

Intanto, due sono proposte fatte dal ministro della Salute Roberto Speranza al tavolo del G20: “L’uso dei test rapidi antigenici agli aeroporti sui viaggiatori in transito, in entrata e uscita. E l’accelerazione per l’acquisto di tutti i vaccini competitivi sviluppati con diverse tecnologie”.

E in particolare “i test rapidi agli aeroporti, fatti in spirito di reciprocità, possono evitare misure più drastiche quali chiusure generalizzate delle frontiere”, ha dichiarato al termine della riunione del consiglio informale dei ministri dell’Unione europea.

E ancora a proposito di scuola, il microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti ha detto ad Agorà, su Rai3, che le linee guida “ormai ci sono, è passato il momento del dibattito, adesso applichiamole al meglio possibile e, se eventualmente si dimostreranno non adeguate, cercheremo di cambiarle”. L’esperto ha anche sottolineato l’utilità di vaccinare i ragazzi di elementari e medie contro l’influenza, ma ciò potrebbe essere molto più complicato del previsto, poiché “i servizi vaccinali sono intasati da tutte le vaccinazioni non fatte l’anno passato”.

Ma c’è chi come Carlo Signorelli, ordinario di Igiene e sanità pubblica all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ritiene che “la criticità venga piuttosto dai trasporti”, e bisognerebbe, “laddove possibile, modificare gli orari di ingresso a lavoro per evitare sovraffollamenti delle ore di punta”.

Molto attivo è il fronte dei tanti focolai. Sono dieci in più di ieri – ora 108 – i positivi riscontrati nella filiera della lavorazione della carne in Trentino. La sindaca di un piccolo comune del Forlivese, Elisa Deo, prima cittadina di Galeata, dove è attivo un mini-focolaio con 7 positivi, ha disposto il tampone per i bimbi che devono ricevere la prima comunione: senza test al Coronavirus niente sacramento.

Dieci contagiati sono stati riscontrati nel reparto di Medicina della Casa di Cura “Madonna della Salute” di Porto Viro, in provincia di Rovigo. A Ragusa, i familiari della donna di 78 anni, positiva al Covid-19, morta l’altro ieri nell’ospedale di Catania, hanno presentato un esposto alla procura per accertare eventuali responsabilità della casa di riposo di Modica dove la donna viveva e dove il mese scorso era scoppiato un focolaio.

Primo caso di contagio, infine, al Palazzo di Giustizia di Milano dopo la ripresa delle attività in seguito alla pausa estiva, che riguarda un magistrato della Procura generale e per il quale si è proceduto subito ad applicare la procedura anti-Covid.

(di Fausto Gasparroni/ANSA)